Pagina:Svevo - Corto viaggio sentimentale e altri racconti, 1949.djvu/133

chiuse definitivamente la bocca a Giorgio; somigliava molto a un sospetto.

E tacque quantunque Giovanni poi sembrasse parlare appositamente per ridargli il coraggio che gli aveva tolto.

Poco prima di uscire disse: «Ecco un colpo di coltello che frutta bene a quel brav’uomo che lo diede. Io se vivessi cento anni ancora e sempre lavorassi, non guadagnerei quanto costui ha conquistato in un solo istante. In fondo sono pregiudizi che ci trattengono dal fare il nostro interesse. Paff! un colpo bene assestato e si ha tutto quello che occorre».

Guardando uscire Giorgio pensava che forse Giovanni sarebbe stato capace di ammazzarlo al sicuro per trafugargli il suo tesoro ma che non avrebbe accettato la complicità in un affare pericoloso. Egli si sentiva migliore di molto di lui che a sangue freddo predicava l’assassinio. Egli l’aveva commesso ma in un dato momento, vinto dalla tentazione di rendere suoi quei denari che lo salvavano dalla sua infelicissima vita. Non aveva ragionato e in quell’istante nemmeno se avesse avuto presente la punizione che gli sarebbe potuta toccare per quell’atto, la forca, il boia, non si sarebbe lasciato trattenere. Aveva dunque arrischiato la propria vita per prendersi l’altrui e, non come vigliaccamente faceva Giovanni, accarezzato l’idea di uccidere al sicuro.

O forse ora se ne era dimenticato? L’atto di cui egli ricordava l’istantaneità non era stato prodotto da un’aberrazione momentanea e lo provava la soddisfazione ch’egli lungamente aveva sentita scoprendosi in quello stesso atto forte ed energico. Oscuramente poi si ricordò che qualche idea molto simile a quella enunciata da Giovanni doveva essere passata anche per la sua mente. Quale strano indebolimento della memoria! L’assassinio era venuto a dividere la sua vita in due parti e al di là di quell’avvenimento egli non ricordava le proprie idee, le proprie sensazioni, il proprio individuo che oscuramente come se si fosse trattato di cose non vissute ma udite raccontare, molti, molti anni prima.

Ora, doveva rassegnarsi a riconoscerlo, egli era un individuo di cui la soppressione veniva desiderata da un’intera società.