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ni sue le prove, ben fu temerario il giudizio: ed egli, procedendo con quella maturità e prudenza che è propria del suo senno, a tutt’altri che a noi avrebbe dovuto tribuirne la colpa. Imperciocchè se avesse posto mente che noi (tranne la modesta petizione umiliata al Sovrano) niun’atto facemmo niuno scritto pubblicammo, avrebbe dovuto convincersi che quell’articolo era opera di tutt’altri, o innocente esagerazione di quel fatto, ben vero, che sulla strada il discorso eransi, a nostra cura e spesa, intrapresi gli studj preliminari.

Noi speriamo che il Sig.r Conte vorrà prendere in buona parte queste nostre non ingiuste doglianze, e persuadersi che se la Società Bolognese, se la Nazionale, han meritata la sua stima, noi che siamo animati da non meno rette intenzioni, e siamo in non diversa condizione di esse, possiamo meritarla del pari.


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IMPRIMATUR - F. D. Buttaoni S. P. A. M.