Pagina:Sulle strade ferrate nello Stato pontificio.djvu/12


13

compenso agli azionisti, ma mediocre assai nei suoi prodotti, anzi di un frutto soltanto approssimativo alla spesa. Molto meno sappiamo intendere lo perchè dica ottima la linea da capua a ceprano, quando il suo protendimento sino a Roma lo crede dubbio e mediocre: che da Ceprano a Capua non sono popolazioni cospicue, non esiste commercio, sicchè possa calcolarsi grande il movimento interno dall’uno all’altro punto: e se l’ottimo di questo tratto consiste nel movimento di coloro che procedono da Napoli; in verità che questo movimento dovrà influire sul resto, essendochè chi per questa volta da Napoli si muove, non ha per scopo e termine del suo viaggio Ceprano.

Non entreremo in dettagli per difendere le troppo calunniate strade da Roma ad Ancona, da Ceprano a Roma; essendochè ci è sembrata gravissima e bastante difesa lo addurre ciò che lo stesso Sig.r Petitti ne ragionava quando, con animo tranquillo, con mente non guidata da spirito di partito e da raccomandazioni private, ne giudicava. Diverso modo terremo per rispetto alla povera strada da Roma a Civitavecchia, poichè per questa il suo giudizio fu sempre avverso; ed ora, non senza qualche dose di bile, alla perdizione l’ha condannata.

Scrisse il Cavaliere San Fermo = Una seconda strada, la cui utilità sarebbe incontrastabile per la capitale del mondo cattolico, tenderebbe a congiungerla coll'unico porto degli Stati Pontificj esistente sul Mediterraneo, vale a dire con Civitavecchia....... L’esecuzione di questa strada non sembra difficile in forza della qualità del suolo che attraversa, ed ascenderebbe prossimamente a metri 64,000, un terzo dei quali si svilupperebbe a poca distanza del mare. Può nascere forse l’idea non irragionevole di conciliare col legame di Roma anche quello delle Provincie interne della Chiesa: legame non difficile ad ottenersi, ove si praticasse una strada, la quale da Civitavecchia passasse per Corneto, rimontasse la valle del fiume Cercone (Mignone,