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88 | EMILIO SALGARI |
Il sergente mandò un grido gutturale ed i sei pesantissimi furgoni, carichi di masserizie, poichè quei disgraziati coloni avevano posto in salvo il meglio che possedevano, prima di dar fuoco alla stazione, si misero in marcia, facendo stridere le ruote che non avevano nè cerchi, nè raggi.
I quattro cavalieri si erano messi alla retroguardia insieme al sergente. Nuvola Rossa, però, a poco a poco era rimasto indietro, per poter parlare liberamente con sua figlia.
— Hai udito, Minnehaha? — chiese alla fanciulla, sempre rannicchiata dietro di lui, sulla larga groppa del mustano il quale, per altezza, poteva competere con quello dell’indian-agent.
— Sì, padre, — rispose la piccola vipera.
— L’ho sempre detto io che tua madre era troppo vendicativa.
— Forse che non ha fatto bene, padre, a vendicare il povero Uccello della Notte? —
Un sorriso sardonico sembrò contorcere le labbra sottili dell’antico capo dei Corvi.
— Per tua madre, quel valoroso ragazzo, valeva meno del mio calumet (pipa), — disse poi. — Tu non conosci tua madre.
— So che tutti gli Sioux l’ammirano e la rispettano, — disse Minnehaha, con uno scatto di collera.
Nuvola Rossa si volse verso la fanciulla. La luna, che sorgeva allora sulla prateria, splendidissima, mostrò all’indiano due occhi di fuoco ed un viso selvaggiamente contratto.
— Tu, — soggiunse — hai nelle vene il sangue di tua madre, ma credo che diverrai peggiore di lei, un giorno.
— Forse che non sono tua figlia? — chiese Minnehaha, con voce sorda.
— Certo: tu sei la figlia di Nuvola Rossa, e guai a chi oserebbe negarlo!
— Che cosa vuoi concludere, allora? —
L’indiano scrollò le spalle, accarezzò la criniera del suo cavallo, il quale pareva che si impazientisse di essere costretto a seguire i furgoni al passo, poi chiese:
— Mi hai detto che l’hai ucciso, è vero!
— Chi?
— Il colonnello, o meglio il primo sposo di tua madre, o meglio ancora il padre dell’Uccello della Notte.
— Spero.
— Meglio così: non parliamo più di quel viso-pallido. In un modo o nell’altro deve essere morto, poichè Yalla lo odiava troppo per risparmiarlo.
— E noi che cosa facciamo, ora che mia madre è forse scesa nella pianura alla testa delle bande degli Sioux?
— Mia moglie, — corresse Nuvola Rossa, con un sorriso beffardo.