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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST 69

erano accorsi in loro aiuto, raggiunsero ben presto la scala e si precipitarono nel sotterraneo che era stato illuminato da un paio di torce.

Era una specie di cripta, a piccole arcate, con dei vani che avrebbero dovuto servire probabilmente ad accogliere delle statue di Santi, ed abbastanza vasta per contenere una ventina di persone ed anche più. Nel mezzo si trovava una vecchia tavola rósa dai tarli, ed attorno ad essa facevano orrenda mostra parecchi scheletri umani i quali avevano accanto a loro dei pistoloni ormai fuori di uso.

Era quanto rimaneva degli infami banditi messicani che avevano ferocemente trucidati i monaci della Missione.

I quattro uomini si erano appena collocati in fondo alla gradinata, fortunatamente così stretta da aver appena permesso il passaggio ai cavalli, quando i lupi si mostrarono in massa sul pianerottolo, ululando sempre con maggior rabbia.

— A quanto pare, — disse Harry — hanno proprio giurato di avere le nostre polpe o quelle dei nostri cavalli.

John, hai mai veduto delle bestiacce così cocciute?

— Io no, ma penso che faresti meglio a sparare anzichè chiacchierare.

— Credi che tenteranno la discesa?

— Chi lo sa? Giorgio, vi è della legna qui?

— La tavola.

— Cerca di farla a pezzi coll’aiuto del gambusino. Solamente un bel falò, acceso in fondo alla scala, tratterrà quelle canaglie.

Che il diavolo se le porti e si porti pure questo dannato tornado che continua ad infuriare.

Su, camerati, se volete resistere fino all’alba. Bruciate pure anche gli scheletri: appartengono a delle canaglie che non hanno diritto a nessuna sepoltura.

Harry, spara con me finchè gli altri preparano le difese.

— Sparerò su quelli che hanno la bocca piena di bava, — rispose lo scorridore della prateria. — Sono quelli che mi fanno più paura di tutti. —

Un fracasso indiavolato soffoco la sua voce. Il gambusino e Giorgio, armatisi di grosse pietre strappate alle nicchie, fracassavano la tavola e gli sgabelli che stavano ancora, più o meno, allineati intorno.

I lupi, udendo quel rimbombo assordante, che si ripercuoteva con una intensità formidabile nella cripta, avevano pure raddoppiati i loro ululati.

— Su, Harry, — disse John. — Non contare le cartucce che rinnoveremo a Kampa.

— Ne posseggo un bel numero ancora, — rispose lo scorridore, il quale dimostrava un meraviglioso sangue freddo.

— Tira. —