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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST | 67 |
Non voglio mettermi in urto con lei: è troppo terribile quella donna e vale quanto cento guerrieri.
— È una donna forte, — disse Minnehaha, con un sorriso d’orgoglio.
— Sì, anche troppo forte, — rispose Nuvola Rossa, con un sospiro. — Lo so io.
— E unendoti a questi uomini non correrai dei pericoli, padre? Tu non hai amici fra i capi chayennes, almeno così mi hai detto: poi coll’abito che indossi non saresti creduto un indiano.
— Cercheremo di evitarli. Ora basta: lasciami far fuoco o saranno i lupi che ci faranno finire presto il viaggio. —
Le maledette bestie infatti, quantunque fucilate in piena regola e trattenute dai falò che avvampavano crepitando e lanciando in aria nembi di fumo e di scintille, pareva che non ne avessero ancora abbastanza delle dure lezioni inflitte loro dall’indian-agent e dai due scorridori della prateria.
Anzi quella resistenza pareva che li rendesse, di momento in momento, più accaniti. Respinti da una porta rientravano dagli squarci delle muraglie, poi tornavano a fare irruzione attraverso le porte con degli ululati spaventosi che impressionavano profondamente i difensori, quantunque abituati a quelle sanguinose battaglie. Molti dovevano essere idrofobi poichè avevano le fauci piene di bava e tenevano le code basse, quasi fra le gambe; sopra quelli, come i più pericolosi, i quattro uomini dirigevano a preferenza le loro palle.
— Ehi, John, — disse ad un certo momento Harry, il quale aveva già sparato una decina di colpi. — Potremo noi resistere a lungo?
Mi pare che queste dannate bestie, invece di scemare, aumentino di minuto in minuto.
— È già da un po’ che me ne sono accorto, — rispose l’indian-agent, che sfogava il suo malumore masticando rabbiosamente un pezzo di tabacco. — L’uragano li caccia qui.
— Che fosse questo uno dei loro rifugi?
— Parrebbe.
— Tu mi hai parlato di un sotterraneo. Se ci rifugiassimo là dentro?
— Ci stavo pensando.
— È lunga la scala per discendervi?
— I nostri cavalli potranno farla. Sai che sono abituati a saltare come i bigarnes (montoni delle montagne Rocciose).
— Del mio garantisco ed anche di quello di mio fratello, — rispose Harry.
— E del mio pure. Quello del gambusino non sarà da meno dei nostri.... Giorgio, hai ancora delle torce d’ocote?
— Sempre, John, — rispose il giovane.