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64 | EMILIO SALGARI |
— Chi te lo ha detto? — chiese il gambusino, o meglio l’indiano, aggrottando la fronte.
— L’ho udito narrare nei nostri accampamenti, — rispose Minnehaha.
— E sia!... È vero!... Ero un gran capo e Nuvola Rossa ha strappato molte capigliature ai Piedi Neri, gli eterni nemici della sua tribù. —
Sparò un secondo colpo di rifle contro un altro lupo, mentre i tre scorridori della prateria non cessavano di far fuoco, poi riprese:
— E sei sicura d’averlo ucciso il colonnello?
— Lo spero.
— E perchè non ti hanno uccisa?
— Perchè non se ne sono accorti. Il colpo l’ho fatto quando gli Sioux movevano all’assalto della gola del Funerale e quei tre uomini mi aspettavano per condurmi con loro.
— A quale scopo? — chiese Nuvola Rossa.
— Forse perchè speravano di avere da me delle preziose informazioni su Mano Sinistra, il capo degli Arrapahoes, che credono sia mio padre.
— E dove vanno questi uomini?
— A salvare i figli del colonnello. —
Nuvola Rossa ebbe un gesto d’ira.
— Ha confessato dunque l’Uccello della Notte? — chiese coi denti stretti.
— No, non una parola è uscita dalle sue labbra.
— Ed allora?
— Non so, — rispose la fanciulla, la quale ignorava che cosa avesse potuto contenere il biglietto che l’indian-agent aveva trovato sotto la gualdrappa del grande cavallo bianco. — So che sono incaricati di salvarli, prima che gli Arrapahoes di Mano Sinistra giungano all’hacienda.
— Forse giungeranno tardi, poichè tua madre ha mandato altri corrieri prima di noi.
— E noi che cosa faremo? —
Il gambusino sparò un altro colpo di carabina, poi disse, con voce tetra:
— E noi cercheremo d’impedire a questi uomini di giungere all’hacienda prima degli Arrapahoes, ecco tutto.
— Non sarà cosa facile: mi sembrano uomini risoluti, — disse Minnehaha.
— La prateria è immensa e molte cose inaspettate possono succedere, — rispose il falso gambusino. — Giacchè tua madre vuole avere nelle sue mani i figli del colonnello, faremo il possibile per accontentarla.