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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST | 61 |
gli uomini come contro i cavalli, anzi specialmente contro questi ultimi i quali potevano assicurare una cena ben più abbondante.
— Camerati, — disse John, mentre Harry tagliava rapidamente l’arrosto. — Mangiamo in fretta e facciamo provvista di legna.
— Non abbiamo da fare che pochi passi per raccoglierne finchè vorremo, — disse Giorgio. — Tre quarti del tetto della Missione è crollato e sarà anche legno ben secco.
— E finchè ci sarà fuoco i lupi si guarderanno dal farsi innanzi, — aggiunse il gambusino, il quale si era già messo a lavorare di denti con un appetito invidiabile.
Infatti i lupi, quantunque si mostrassero numerosi attraverso tutte le aperture, non avevano ancora osato di inoltrarsi. I loro ululati però erano diventati così spaventevoli, da coprire, talvolta, il rombo dei tuoni.
Tutta l’ampia sala, che un tempo doveva essere stata il refettorio dei disgraziati monaci, echeggiava, facendo fare ai cavalli dei salti straordinarî malgrado i continui fischi dei loro padroni.
— Non ci mancavano che questi noiosi per guastarci la notte, — riprese John, appena la cena fu scomparsa. — Se non vi dispiace, prepariamoci a difendere la nostra pelle.
Per il profumo esalato dall’arrosto, i lupi devono essere diventati terribilmente affamati.
— Devi però convenire che sono stati cortesi, — disse Harry, il quale strappava dalle macerie travi e tavole, aiutato da Giorgio e dal gambusino, per accendere degli altri falò. — Si sono accontentati di leccarsi i baffi, mentre noi divoravamo ingordamente.
— E in gran fretta, pel timore di lasciare ad essi metà della cena, — disse Giorgio, ridendo.
— Non scherzare, mio giovane amico, — disse l’indian-agent, il quale presentiva un grave pericolo. — Queste bestie ci daranno un assalto formidabile.
— Che noi respingeremo, — disse Harry. — Eh, conosciamo i signori lupi, siano coyotes o neri.
— Possono essere rabbiosi, mio caro, e un morso solo basterebbe. To’!... Ohi s’incaricherà della piccina? Sarà la prima che tenteranno di assalire.
— Lascia che se la portino via, — disse Harry. — Una seccatura di meno. —
Con sorpresa di tutti il gambusino lasciò cadere una grossa trave che stava strappando fra un cumulo di tegole infrante, ed ergendosi dinanzi ai tre uomini con aria minacciosa, disse:
— Voi osereste abbandonarla a quelle bestiacce? Ah no! Mai, finchè ci sarò io.
— È un’indiana che ci ha dato già troppe noie, — rispose Harry.