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38 EMILIO SALGARI

sempre, i rifles dei volontari delle frontiere, facevano meraviglie contro i pelli-rosse.

— È una vera battaglia, — disse l’indian-agent, il quale non sembrava affatto tranquillo. — Potevano ben attendere un po’ quei cani di Sioux.

Dovevano proprio questa notte dare l’attacco alla gola?

— Torneresti lassù? — chiese Harry.

— Subito, camerata, — rispose il gigante — e specialmente assieme a voi. Noi abbiamo sottratto alla difesa tre carabine che non sbagliano mai, poichè so quanto valgono le vostre.

Che il diavolo si porti l’Uccello della Notte, Yalla e Mano Sinistra!

Potevano lasciare tranquilli i figli del colonnello, specialmente in questi momenti.

Sempre feroce e vendicativo l’indiano!...

— Giungeremo in tempo per salvarli? — chiese Giorgio.

— Tutto dipende dalla velocità dei nostri cavalli e dalla fortuna.

To’! Pare che le fucilate rallentino. Che gli Sioux se le siano prese? Anda, camerati!

Raggiungiamo la pianura e poi tentiamo di partire coll’ultima corriera di Kampa.

— Se gl’Indiani non ci daranno la caccia, — disse Giorgio.

— Se i volontari tengono fermo, pel momento non avremo gran che da temere, — rispose l’indian-agent. — Gli altri passi del Laramie sono impraticabili ai cavalli ed il pelle-rossa senza mustano non si mette sul sentiero della guerra.

Badate piuttosto agli orsi grigi. Se ne devono trovare fra queste gole. —

Erano ripartiti di buon galoppo, quantunque i canon che si succedevano fossero orribilmente selvaggi.

Enormi rocce, incassate fra fitti cespugli, coprivano il fondo dei passaggi, fiancheggiate da una moltitudine di massi caduti certamente durante lo sgelo, dalle alte vette della grande catena.

Grossi torrenti d’acqua sboccavano, di quando in quando, irati, con un fragore assordante, formando centinaia e centinaia di cascatelle.

I mustani, aizzati dai loro padroni, divoravano la via, non badando a tutti quegli ostacoli che altri cavalli avrebbero difficilmente superati, specialmente di notte, poichè l’alba non accennava ancora a sorgere.

John, che guidava la corsa e che si sentiva stringere dalla piccola indiana, qualche volta si frenava per ascoltare ed anche per dare uno sguardo verso i canon che aveva attraversati.

Pensava sempre, con una estrema angoscia, al colonnello ed ai suoi volontari. Guai se gli Sioux fossero riusciti a forzare la gola del Funerale e distruggere l’accampamento! I tre fuggiaschi non avreb-