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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST 249

— In quella ove abbiamo cercato rifugio contro gli assalti dei lupi?

— Sì, fratello.

— E perchè ci conducono là?

— Ti risponderò come Yalla: lo saprai più tardi. —

La colonna si era messa in gran corsa, frettolosa di raggiungere quei fuochi che luccicavano sempre più vivi fra la profonda oscurità e che promettevano la cena.

Harry non si era ingannato.

Era proprio verso la diroccata missione che i guerrieri rossi della prateria si dirigevano.

Intorno alle rovine una tribù di Chayennes, composta di quasi dugento guerrieri e d’un centinaio di donne con molti fanciulli, aveva fondato un grosso accampamento, innalzando anche numerosissimi wigwams.

Gli alleati dell’est salutarono con strepitosi hug, hug quelli della montagna e dell’ovest, facendo specialmente una grande ovazione a Yalla, che era ormai considerata da tutti come la mente più forte dell’insurrezione.

Cessato l’entusiasmo e scesi tutti da cavallo, Mano Sinistra si diresse verso i quattro prigionieri che erano stati pure messi a terra, e disse loro:

— Seguiteci, se vi preme la vita.

— Dove? — chiese Harry.

— Nel sotterraneo di quella antica chiesa.

— Potete custodirci anche qui.

— No, là sarete più al sicuro, — rispose il sakem, con un cattivo sorriso.

— Bada che tu hai giurato sul Grande Spirito....

— Di risparmiare le vostre capigliature?... Ah, non me ne ricordavo quasi più! —

Dieci guerrieri che portavano delle torce d’ocote li avevano circondati, spingendoli ruvidamente verso la missione, la cui cappella si era ad un tratto illuminata.

Giunti nell’interno i disgraziati prigionieri scorsero Yalla, Nuvola Rossa, che tenevano per una mano Minnehaha, Caldaia Nera e parecchi sakems chayennes.

— Señor Harry, — disse il figlio del colonnello, con un forte tremito nella voce, — che cosa sta per succedere?

— Non lo so, signor Devandel; — rispose lo scorridore — ma non vi posso nascondere che anch’io ho paura!... —

Il drappello attraversò la cappella ed il coro e scese la scala che conduceva nel sotterraneo che già i due scorridori conoscevano, avendovi sostenuto la grande battaglia contro le orde fameliche dei lupi neri.