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248 | EMILIO SALGARI |
la testa della colonna, la quale si era già rimessa in marcia, sempre al piccolo trotto.
Harry aveva mandato un grido.
— Sua moglie!... Ah, miserabile, ora comprendo perchè proteggeva ed aveva tanta cura di Minnehaha!
Che mi uccida, poichè se riesco a sfuggirgli di mano, giuro sulla mia salvezza eterna, che gli strapperò il cuore!...
— Il marito di Yalla!... — esclamò Giorgio, impallidendo. — Non l’avrei mai sospettato!... E noi lo abbiamo accolto come un fratello, lo abbiamo protetto ed abbiamo diviso con quel miserabile il cibo e l’accampamento!...
— È stato lui a tradirci ed a farci prendere dagli Arrapahoes, fratello, — disse Harry.
— E noi, stupidi, a non accorgerci che era un indiano!...
— Siamo stati ingannati.
— Ah, poveri noi!... Yalla e suo marito!
— E Minnehaha per di più, crudele forse più di sua madre!...
— Taci!... I figli del colonnello si avvicinano. Non li spaventiamo. —
I due giovani non si erano accorti di nulla, essendo fino allora rimasti dietro un gruppo di Sioux, quindi quando giusero i due scorridori non rivolsero loro alcuna domanda.
Il sole era tramontato e la luna era sorta specchiandosi nei poetici e graziosi occhi, ripieni d’acqua, che si mostravano abbastanza numerosi fra le alte erbe della prateria.
Gl’Indiani continuavano la loro corsa, cercando di non far troppo rumore. Si sarebbe detto che avevano paura di qualche improvvisa sorpresa, quantunque fossero ben lontani dall’Arkansas.
Invece di dirigersi verso levante, avevano deviato recisamente in direzione di settentrione, mettendo in serio imbarazzo i due scorridori della prateria, i quali si lambiccavano il cervello per cercare lo scopo di quella corsa verso luoghi ove non era, almeno per allora, probabile d’incontrare alcun reparto di cavalleria americana.
Eppure le pelli-rosse erano scese in campo per guerreggiare furiosamente.
Già mezzanotte non era lontana, quando dei punti luminosi comparvero. Pareva che qualche grosso accampamento indiano si fosse stabilito in quel lembo della prateria.
Harry, che conosceva benissimo il territorio che la colonna percorreva, nello scorgere quei fuochi non aveva potuto trattenere un grido di sorpresa.
— Giorgio!... — esclamò. — O m’inganno di molto, o ci conducono in un luogo a noi ben noto.
— Dove?
— Alla missione.