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186 | EMILIO SALGARI |
La terribile donna, che col suo valore aveva detronizzati tutti i sakems della sua tribù passandoli in seconda fila, s’avanzava facendo caracollare il suo cavallo e rispondendo agli Ahu entusiastici degli Arrapahoes con un superbo gesto della mano.
Mano Sinistra le mosse incontro salutandola a nome di tutta la tribù; poi, dopo d’aver scambiato con lei poche parole, la guidò verso la tenda, mentre i suoi guerrieri fraternizzavano cogli Sioux, con grida che salivano fino al cielo.
Nuvola Rossa, come abbiamo detto, non si era mosso.
D’altronde come capo e marito non gli spettava di usare veruna cortesia verso la moglie, specialmente in presenza degli altri. La sua fama di guerriero avrebbe potuto scapitarne.
Attese che Yalla saltasse a terra e si accomiatasse da Mano Sinistra, poi entrò nella tenda che il Capo aveva ormai messa a sua disposizione e si sedette tranquillamente di fronte al fuoco, riaccendendo il calumet che non aveva ancora avuto il tempo di vuotare.
Yalla lo aveva seguito senza parlare ed era rimasta in piedi, avvolta tutta nel suo magnifico mantellone che doveva essere costato non meno di due anni di lavoro.
Nuvola Rossa continuava a fumare, avvolgendosi fra fittissime nubi di fumo, niente premuroso di aprire la bocca per dire qualche cosa.
Yalla attese parecchi minuti, manifestando la sua collera col solo lampeggiare dei suoi occhi nerissimi, i quali pareva che diventassero due carboni ardenti, poi chiese, facendo uno sforzo supremo per frenarsi:
— Dove sono?
Nuvola Rossa lanciò in aria con tutta flemma un’altra boccata di fumo, riattizzò il fuoco senza troppa premura, poi a sua volta domandò:
— Chi?
— I figli del viso-pallido.
— Quelli del tuo primo marito?
— Ti avevo incaricato di raggiungere Mano Sinistra per darmi anche quelli fra le mie mani e di vegliare sull’Uccello della Notte e su Minnehaha.
So che mio figlio non ha potuto attraversare la gola del Funerale e che è stato fucilato dai volontarî del colonnello, ma ho anche saputo che tu, più abile o più fortunato, eri riuscito a guadagnare la prateria.
— È vero — disse Nuvola Rossa. — I Corvi talvolta sono più furbi o più fortunati degli Sioux.
— Allora dove sono i figli del colonnello?
— Ah!... La mia squaw ha troppa fretta — rispose il Corvo, riaccendendo il calumet e rimettendosi a fumare.