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SULLE FRONTIERE DEL FAR WEST 111

— Esiste forse un’altra uscita?

— Diamine!... Vorresti tu che io avessi lasciata cadere la catena per farvi morire tutti di fame in fondo a questa miniera? Come avremmo potuto risalire ora che la gabbia non serve più?

— Toh!... Non ci avevo pensato. Dove mette dunque quella galleria numero tre?

— Sbocca presso l’orlo d’un burrone a parecchie miglia da qui.

— Vi è anche là una gabbia?

— Non fu possibile collocarla, poichè l’abisso avrebbe reso troppo costoso e difficile il trasporto del carbone.

E poi non occorre arrampicarsi, non essendovi colà un vero pozzo. Un pericolo però c’è ancora.

— Quale?

— Che forse incontreremo molta acqua, poichè la galleria numero tre è la più bassa delle quattordici che sono state aperte, ed è anche la più umida.

— Ci getteremo a nuoto.

— Ah!... Corna di bisonte!...

— Che cos’hai ancora, John? — chiesero i due scorridori della prateria, vedendo il gigante piantarsi in mezzo al cranio due pugni formidabili.

— Ed il grisou? Noi possiamo incontrare quel gas maledetto e scatenare uno spaventevole uragano di fuoco che ci carbonizzerà.

Se non troviamo qualche lampada di sicurezza sarà un affare serio inoltrarci con delle torce d’ocote.

È vero che io ho fatto anche il fereman e che quel gas so trattarlo.

Vediamo!... Può darsi che delle lampade siano state dimenticate dentro queste baracche, come non sarà impossibile trovare qualche fiasca d’olio.

Giorgio, dammi innanzi tutto la torcia e vediamo se vi sono tracce di grisou.

Se la fiamma si allarga e diventa azzurrognola vi consiglio a non fare un passo avanti. —

Siccome il terribile gas tende sempre a raccogliersi verso le vôlte, John, che era il più alto di tutti, spinse in aria la torcia fin che potè, osservando attentamente la fiamma.

— Finora nulla, — disse. — È vero che siamo vicini al pozzo. Sarà nelle gallerie più lontane che potrà giuocarci un brutto tiro. —

Entrò nelle baracche, costruite parte in legno e parte in lamiera, che dovevano aver servito ai guardiani della miniera, e le percorse tutte, inciampando di frequente fra ammassi di tavole e di travi cadute dall’alto.

Un grido di trionfo avvertì i due scorridori e Nuvola Rossa che quello che John cercava era stato trovato.