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loro forza e lo scartamento ridotto non ha altro effetto che quello di diminuire la lunghezza degli assi e la larghezza del telaio; vantaggi che saranno controbilanciati dalle maggiori difficoltà di costruzione; e così nei carri io scartamento non ha influenza che sulla larghezza degli assi.

Il costo d’una strada adunque dipende dalla quantità del traffico e dalla velocità anziché dallo scartamento; se il traffico è piccolo e si vuol camminare adagio, si possono far macchine e carri leggieri, e così ne derivano rotaie pure leggiere ed opere d’arte in generale meno costose, il tutto senza alterare lo scartamento del binario. Vedansi, difatti, le prime linee costrutte 35 anni or sono; esse avevano rotaie di 10 a 20 chilogr. e macchine di 10 tonn.; crescendo il traffico si aumentarono e queste e quelle, ma non si alterò lo scartamento; ed anche recentemente si costrussero in Inghilterra ferrovie a binario normale destinate a piccolo traffico e con una spesa di poco più che L. 60000 al chilom.

Non ammette il Sig. Bidder che le curve possano restringersi in proporzione dello scartamento; perchè la parte di resistenza dovuta all’attrito è poca a petto della gravità sulle linee colle forti pendenze che per solito vanno unite alle curve, e col mezzo dei carri girevoli Bogie o Bissell quella resistenza può rendersi minima. E quanto alla macchina Fairlie, che vien posta avanti come così adatta specialmente per isviluppare molta forza su linee ristrette, egli la considera decisamente inferiore al sistema delle due macchine accoppiate (come quelle dei Giovi), che sono più semplici, e maneggievoli e sono tenute in fuoco e mantenute con minor fatica del personale, specialmente nei climi caldi, e finalmente possono adoperarsi unite o separate come se ne presenta il bisogno, e allo stesso modo possono mettersi fuori d’uso per la pulizia e le riparazioni.

D’altra parte una maggior larghezza di binario presenta dei vantaggi, quali sono: un movimento più stabile ed esente da oscillazioni e maggior sicurezza a velocità elevate; maggior facilità di ben disporre i meccanismi della locomotiva; e, mentre permette ogni ragionevole economia se il traffico debba esser poco o leggiero, lascia la possibilità di elevare in seguito la capacità della linea ove il movimento lo richieda; in conclusione lo scartamento normale ha, secondo il Bidder, tutti i vantaggi dello scartamento ridotto, mentre questo non possiede alcuno dei meriti di quello.

Tralascio il resto del rapporto, ove non si fa che applicare