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jaub incaricò l’ing. Bidder — l’antico collaboratore ed associato del compianto Roberto Stephenson — di riferire sulla stessa questione per quanto riguarda la linea dell’Indo e quella da Lahore a Peshawr.

Il Sig. Bidder è nemico acerrimo e senza riserve di ogni scartamento ridotto; e per ciò appunto ritengo tanto più necessario, per un imparziale esame della questione, di riportarne un po’ distintamente il parere, trattandosi di persona così meritamente autorevole, quantunque forse in questo caso un po’ pregiudicata.

Egli comincia col notare il fatto che le linee inglesi del Grand Ovest, costrutte con grave spesa dal Brunel a scartamento di 2m,133. divennero così onerose per la differenza di scartamento rispetto a tutte le altre linee dell’isola, che a poco a poco dovettero ridursi, ed è probabile che fra non molto quello scartamento sparirà affatto; e questo esempio, dice il Bidder, dovrebbe servir di lezione agli innovatori: se nell’India si scelse uno scartamento normale un po’ superiore a quello usato in Inghilterra, ciò fu, secondo lui, saggio partito, perché lo Stephenson non propose per l’Inghilterra la distanza di 1m,50 se non perchè già la trovò stabilita in alcune linee locali colle quali le prime ferrovie principali dovevano trovarsi in comunicazione, mentre nei paesi vergini, come in Irlanda, in Ispagna, in Russia, nel Canadà, nell’Australia e così pure nell’India, si credè più conveniente aprir le strade con un binario alquanto più largo.

La spesa di costruzione d’una linea, egli continua, non dipende punto dalla larghezza del binario, ma dalle dimensioni e dal peso dei carri, che non sono necessariamente dipendenti da quella, potendosi sopra uno stesso binario usare veicoli larghi o stretti, leggieri o pesanti. Cosi, si considerino per esempio i tagli, i ponti e le gallerie: è evidente che la loro larghezza è determinata da quella del materiale mobile e non importa quale sia la distanza fra le due ruote d’uno stesso asse. Quanto ai sotto-passaggi, essi per solito consistono essenzialmente in due travature, la cui solidità è proporzionale al peso che passa sovr’essi e non al loro spaziamento: persino nei rilevati la larghezza si compone di alcuni elementi costanti, oltreché essa è determinata dalla larghezza dei carri, oltre i quali conviene lasciar posto alla circolazione delle guardie della via. La spesa dell’armamento dipende pure specialmente dal peso e dalla velocità dei veicoli; il costo delle locomotive è proporzionale alla