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il pubblico, impiantò nel 1869 a Brighton una linea di prova lunga ben 8 chilometri, che gli servì anche per istudiarne i perfezionamenti. Le figure 11 e 12 ne rappresentano così chiaramente i particolari che non occorrono spiegazioni. A chi non conoscesse i principii di meccanica può parere che il vagone debba rovesciarsi; ma ciò non è, perchè il suo centro di gravità A corrisponde al punto di sospensione, cioè si trova sulla stessa verticale; esso vagone è girevole attorno al punto d’attacco o e così lo si può facilmente scaricare; il carretto c che porta il vagone poggia sulla fune F direttamente per la sua scanalatura, nella quale la fune trovasi abbrancata così che, questa movendosi, il vagone muove con essa e non potrebbe scivolare meno che in pendenze superiori al 15 o 20 per cento; i rulli B B attaccati al carretto servono a sollevare questo dalla fune nelle curve ove esso l’abbandona e percorre la curva, correndo colle dette ruote B sopra un canaletto in legno posto all’esterno di essa. La fune, che è senza fine, vien mossa, sulla linea di Brighton, da una macchina fissa situata ad una estremità della linea, la di cui capacità è di 240 tonnellate trasportate ogni giorno in 10 ore di lavoro, cioè 120 tonnellate in ciascun senso. I pali sono distanti d’ordinario 100m l’uno dall’altro, ma al bisogno si possono collocare a distanza maggiore, purché la catenaria non sia tale che la sua tangente possa mai fare coll’orizzonte un angolo maggiore di quello corrispondente all’accennata pendenza. Con questa riserva l’aumento della distanza dei pali non cagiona che un aumento nella occorrente forza motrice, la quale è in proporzione della catenaria, ossia della tensione della fune.

I vagoni, o, come possono piuttosto chiamarsi, le secchie si appendono alla fune, al punto di partenza, a ragionevole distanza l’una dall’altra; giunte alla destinazione, le ruotelle B B servono a condurle fuori della fune, la quale continua sempre il suo moto, mentre le secchie, portate dai rulli su di un piano orizzontale, si arrestano e vengono scaricate; il modo di attaccarle alla fune è analogo.

L’inventore ha costituito una Società, la quale offre di fornire il materiale necessario all’impianto di questo sistema di trasporto ai seguenti prezzi:

Per una linea con pali di legno, fune di fili di ferro fatto al carbon di legna, con motore a vapore composto di macchina e caldaia, e per ogni chilometro, il tutto consegnato franco a bordo in Inghilterra: L. 3150 per capacità di trasporto di 50 tonnellate per ogni 10 ore di lavoro; L. 4725 per capacità doppia;