punti della città (da Battery Point alla via Trentesima). I pali
sono in una sola fila e distanti l’uno dall’altro; sulle loro
teste è posata una travatura in ferro ad esse collocata con ferri
d’angolo: essa porta le rotaie. I carri (piccoli, bene inteso) sono
mossi da una corda senza fine che riceve il moto da una macchina
fissa; nei luoghi opportuni vi sono stazioni, ciascuna delle
quali è collocata in qualche camera al 1° piano di una casa nell’adiacente strada; da questa per apposita scala si accede alla
camera, dalla quale un ponticello conduce al treno.
Questo sistema è suscettibile di molto sviluppo e difatti pria
sorsero prima il Sig. Humphrey ed in seguito, nell’anno scorso,
il celebre Sig. Fell, a proporre sul medesimo dei particolareggiati
progetti. Il progetto Humphrey è chiaramente espresso
nella sezione, fig. 10: A è il palo di conveniente altezza secondo
il terreno; b c è una travatura in ferro sulle teste dei pali;
questa porta le rotaie a a, che sono ad essa assicurate con bolloni
d, d; le rotaie sono a doppio fungo; sul fungo superiore
scorrono le due ruote B, B, ed i rulli e, e, contro il fungo inferiore,
servono di guida e danno stabilità al carro. L’autore
propugna questo sistema specialmente per paesi nuovi, per distretti
agricoli poco popolati, e vanta sia la poca spesa che costa
la sua costruzione, la quale è anche indipendente dalle irregolarità
del terreno, sia la rapidità con cui si può fare l’impianto;
egli allega anche le poche spese di esercizio, perchè tutte le parti,
essendo elevate e fuori dell’umidità del suolo, si conserveranno
di più; crede poi che fra le ruote ed i rulli si possano avere
un coefficiente di aderenza ed un attrito tali da potersi rimorchiare treni sulla salita del 10 per cento e regolarne la discesa,
e che per la ristrettezza del binario sieno ammissibili curve di 30m aggiunge che i pali possono essere di legno preferibilmente
creosotato od anche di ferro fuso o fucinato; che dove il terreno
roccioso osta alla loro infissione possano essere surrogati da pilastrini
di materiale qualunque, e che nelle curve i pali possano
anche inclinarsi leggermente di quanto è opportuno per diminuire
gli effetti della forza centrifuga. Per la trazione il Sig. Humphrey
ideò una locomotiva pure con rulli corrispondenti al fungo inferiore
dei regoli e che possono a volontà essere premuti contro
questi dalla forza del vapore; così, con doppio modo di ottenere
aderenza, si possono superare salite maggiori di quelle corrispondenti
al peso effettivo delle macchine; oltrecche arrestando
la rotazione dei rulli si ha doppio effetto di freno nella discesa.
Egli calcola infine che la spesa d’impianto con pali creosotati