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nuta nel recipiente che sta sui fianchi della caldaia, il Sig. Phil immaginò di collocare in alcuni dei vagoni da merci, coperti e semi-aperti ai fianchi, un recipiente d’acqua capace di circa 600 litri con un’apertura per la quale vien riempito, non che un tubo flessibile di comunicazione colla caldaia; anche questa è una novità che può in dati casi imitarsi.

Passando alla Svezia, noto che l’intiera linea da Boräs ad Uddevalla, che era solo in parte aperta quando ne diedi i primi cenni, dà ora un prodotto di L. 3375 per chilom, e le spese salgono a L. 2323: l’utile corrisponde all’1 1/5 per cento del capitale di costruzione, che fu in media di L. 70 mila al chilometro; e si noti che nella spesa non entra ancora il rinnovamento delle rotaie e del materiale mobile!

Quanto alla linea di Uttersberg, economica per eccellenza, essa diede nel 1868 L. 3375 d’introito con una spesa di esercizio di L. 2000 al chilom. La spesa di costruzione fu, com’è noto, di L. 30000, e quindi il residuo rappresenta un utile del 4 ½, per cento; ma anche questa spesa non comprende il rinnovamento del materiale deperibile, essendo la linea stata aperta solo nel 1866.

È ora molto agitata in Isvezia la questione dello scartamento delle future ferrovie e di quelle specialmente al Nord di Upsala. dalle quali non si può sperare un lucroso reddito e che devono servire specialmente alle ferriere o miniere. L’opinione prevalente, e pare anche la più ragionevole, è quella di fare i tronchi principali, che devono collegarsi colla gran linea Malmoe-Stoccolma, collo stesso scartamento di quest’ultima (1m,50), e costrurre a scartamento ridotto tutte le nuove linee che devono servire per portare al mare i prodotti delle miniere. Non mancano però caldi ed intelligenti oppositori di ogni cambiamento di scartamento, i quali intenderebbero di ottenere l’economia nei tronchi secondari riducendo il peso delle rotaie, adottando locomotive leggiere e facendo luogo a tutte quelle altre riduzioni che il poco traffico ed il niun bisogno di lusso rendono possibili. La scelta fra i due sistemi dipende dalla soluzione del seguente quesito: se, cioè, l’ulteriore economia ottenibile colla riduzione dello scartamento sia o no maggiore della spesa e degli inconvenienti del trasbordo delle merci; questione che, come vedesi, non può risolversi teoricamente ed a priori ma vuol essere bene studiata per ogni caso che si presenta.

Però sarebbe stato meglio pel paese se fin da principio, visto la sua posizione isolata ed il non molto traffico probabile, si