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Sulla linea di Dramman in Norvegia (scartamento 1m,067) vennero messe in servizio, oltre alle già descritte, due locomotive di nuovo tipo col peso di sole 8 tonnellate sulle 4 ruote motrici, le quali così portano solo due tonnellate ciascuna, ossia quanto le ruote dei vagoni e non affaticano la strada. Esse servono per treni di soli viaggiatori, pei quali riescono bene adatte potendo col coefficiente di sviluppare una forza di 1/6 8000 = 1333 chilogrammi, ed, in ogni caso, di 1000 chilogr. Con siffatte locomotive diviene possibile e conveniente ridurre il peso delle rotaie anche a 15 chilogr. il metro, essendo questo lo scopo che l’ingegnere Phil, promotore e direttore delle R. Ferrovie Norvegesi a scartamento ridotto, si propose nel progettare le stesse locomotive.
Per linee di maggior lavoro, il tipo più recente introdotto nelle suddette ferrovie è quello di cui le figure 8 e 9 danno rispettivamente la pianta e lo spaccato; le ruote anteriori sono girevoli col sistema Bissel, vale a dire che le dette ruote A girano attorno al perno in B, e così possono sempre disporsi secondo le curve della strada.
Le molle delle ruote accoppiate sono riunite dalla leva di compenso C; il settore è diritto, sistema Allan (D,D); l’alimentazione è fatta senza pompe, con due injettori; e nel focolare vedesi segnato l’arco in mattoni refrattari E,E ed il deflettore F attaccato alla porta per diminuire la produzione del fumo e per meglio economizzare il combustibile; l’inviluppo esterno del cielo del focolare è allo stesso livello del corpo cilindrico, di cui forma continuazione. I cilindri misurano 0m,265 × 0m45; le ruote accoppiate hanno 1m,14 di diametro e quelle libere 0m m,60; la caldaia è lunga 2m,40, ha 0m,90 di diametro e contiene 107 tubi di 0m,04 di diametro esterno; il focolare misura 0m,99 X 0m,68 × 1m,11 La superficie di riscaldamento è di m.q. 33,9 nei tubi e m.q. 3,60 nel focolare, totale m.q. 37,5.
Il peso, infine, per la macchina in istato di servizio è di 17 tonnellate di cui quasi 13 sulle ruote motrici.
La sua potenza di trazione risulta quindi di 277 chilogr. per atmosfera di pressione media nei cilindri. Per una macchina di tal peso la forza non è molta; ma stimo utile darne il disegno perchè la medesima, che fu costruita da una delle migliori case inglesi (Beyer, Peacok e C. di Manchester) comprende varie particolarità molto bene studiate e di cui più volte ho parlato, senza aver mai avuto occasione di materialmente delinearle. Per poter far viaggi più lunghi di quello che permetterebbe l’acqua di riserva conte-