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Tutti gl’ingegneri hanno apprezzato il valore delle loro istruzioni ed è cosa inutile che io mi estenda a descriverne il merito, tanto più che esse sono in parte notevole conformi a quelle che si trovano esposte nel trattato di Bruere sul consolidamento delle scarpe che fu da Imperatori e Siben raccomandato agli ingegneri ferroviarii.

Tutto questo lavoro fu lungo penibile sia per l’epoca in cui ebbe luogo, sia per lo stato di salute del Comm. Siben.




OSSERVAZIONI SULLE LINEE

CALDARE E MONTEDORO


Avendo l’ingegnere Nicolari studiato molte utilissime e necessarie varianti al tracciato della linea di Montedoro, una parte notevole di questo tracciato fu esaminato dai prelodati ingegneri. Restava ad esaminare ancora la variante proposta lungo la valle del Salito alle gallerie del monte Fumante, di S. Giuliano e del Pantanasso.

In seguito a proposta dell’Ispettore Imperatori e Siben fui incaricalo di questo esame dal Ministero.

Avendo contribuito all’abbandono di questa linea, giustizia vuole, che io renda il dovuto merito agli studi dell’Ing. Vincenzo Nicolari, merito riconosciuto d’altronde da tutti gl’ingegneri che ebbero conoscenza dei suoi studi, e specialmente dall’On. Zanardelli ministro alla camera dei Deputati, abbenchè l’aura non spirasse più favorevole alla ferrovia di Montedoro.

L’Ing. Nicolari aveva avuto incarico di ridurre al 25 per % la pendenza della ferrovia nella parte superiore della valle del Gallodoro. Durante i suoi studi, esaminando la linea tutta, riconobbe la necessità di modificarne altresì il tracciato nella valle del Salito e nello stretto di Bonpensieri.

Ristudiò in conseguenza tutta la linea variandone il tracciato primitivo. I suoi studi dimostrano una conoscenza profonda della materia, un criterio e giudizio esatto delle leggi a cui il tracciato dovea ubbidire per ottenere una ferrovia sicura ed un lavoro immenso, paziente e finito.