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ed i lavori all’aperto, se esigono rilevati o scavi in trincea, danno origine a frane, il cui consolidamento non è solamente molto costoso ma altresì molto difficile.

Quali effetti produca il rimaneggiamento nelle argille eoceniche si può vedere in larga scala presso la galleria delle Imere nella Vanga di Sciaccabene. Il terreno eocenico non rimaneggiato esposto alle corrosioni delle acque, acquista una crescente grande inclinazione e dà luogo a scoscendimenti notevoli.

Allorchè essi sono determinati, il terreno così rimaneggiato, diventa franoso per eccellenza ed al basso della Vanga si osservano frane spaventevoli.

Per tale ragione nella relazione del 1875 sulla linea delle due Imere ho notato che lungo la Vanga di Sciaccabene l’impianto dei pozzi diventa non solo difficile ma quasi impossibile.

L’accennato inconveniente resta completamente eliminato, tracciando la galleria nel modo più sopra indicato.

Ritornando ora alla galleria di Caltanissetta, chiunque l’ha esaminata ha dovuto osservare il gonfiamento del terreno in tutta la zona costrutta in calotta, lo sfacelo del rivestimento alla chiave della volta, la ricostruzione del rivestimento per tratti notevolissimi, l’aumento che si dovette attribuire a questo rivestimento, modificandone altresì la sagoma. Parmi che senza cadere in esagerazione si possa ammettere che la spesa per questa parte della galleria nelle argille non fu inferiore a lire 3000 a 4000 il metro lineare. Devesi notare che la galleria fu liberata dalle acque in essa affluenti, non per mezzo di macchine, ma per mezzo di una piccola galleria di scolo eseguita, allorchè la galleria principale era rivestita sino a breve distanza dalla parte alle acque sottomessa.

Se si accettua un breve tratto verso l’imbocco sud, ove nell’attraversare i gessi s’incontrò un po’ d’acqua e la piccola sorgente delle arenarie plioceniche raccolta in una corona circolare del pozzo N. 3, il cui esaurimento con un maneggio a cavalli servì a somministrare appena l’acqua necessaria alle costruzioni, la galleria restante fu costrutta senza bisogno di esaurimento di acque, specialmente in tutta la parte argilla-marnosa.

Devesi notare che la profondità massima dei pozzi non è che di 100 metri circa, che essi sono in numero di 4 e che la sua