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agli ingegneri in Sicilia, nel tracciato delle ferrovie in terreni argillosi e marnosi.

Disgraziatamente in Sicilia ove le formazioni terziarie argillose assumono potenze colossali, ove le difficoltà sono in conseguenza grandissime prevalse, fino agli studii dell'Ingegnere Nicolari sulla linea di Montedoro, il concetto di diminuire il più che possibile la lunghezza delle gallerie, tracciando per tratti notevoli le ferrovie in costa o sui fianchi delle valli, a preferenza di collocarle addirittura accosto alle acque, difendendole con opere d’arte dalla loro corrosione.

Da questo errore proviene la poca o nessuna stabilità delle ferrovie interne per tratti importanti ed il loro costo enorme.

L’ispezione degli Ingegneri Siben ed Imperatori rimediò a molti mali, diede origine ad istruzioni e provvedimenti che servirono e servono a consolidare per quanto le circostanze lo permettono le costruzioni ferroviarie. Tutte le loro istruzioni non sono proficue se non sono applicate con giusto criterio.




CENNI SULLA LINEA DI VALLELUNGA


La linea di Vallelunga s’innesta alla linea Palermo-Girgenti alla stazione di Roccapalumba distante chilometri 70 da Palermo e chilometri 27 dal ponte sul fiume Torto, ove avrebbe principio la linea delle Imere.

Essa rimonta la valle del Torto su terreno argilloso avente in regola generale una leggiera inclinazione per una lunghezza di chilometri 15,500 circa.

Nel suddetto tratto la ferrovia è in buone condizioni ed ha una pendenza dell’8‰. Attraversa tuttavia varie volte il fiume con ponti in ferro come la linea di Montedoro nello stretto di Bonpensieri. In alcuni tratti il fiume è deviato dal suo corso con tagli che saranno utilissimi, ma che hanno sempre per effetto uu aumento nella velocità della corrente ed in conseguenza le corrosioni delle acque in terreni argillosi.

La ferrovia entra poscia nel Vallone Garcia il cui fondo è molto stretto ed i cui fianchi sono costituiti da argille del miocene inferiore.

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