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sotto Casale Vecchio fino a metà via da questo fabbricato al fiume. Le arene di Casalvecchio sono cionondimeno in parte poco cementale in parte cementate talmente da formare una pietra da costruzione.
Queste arene ed arenarie passano a Casale nuovo, ed attraversano il fiume poco prima dello sbocco del Rio Sagneferi. Si trovano inoltre strati di sabbia intercalati con argille sulla sinistra del fiume nella regione Ficuzza in faccia ad Acquasanta. Esistono altresì arenarie e sabbie presso il ponte di Villarosa, a Garlattì prima di Fortolese, ed infine a Fortolese. Per le sabbie devesi quindi ricorrere generalmente a quelle del fiume.
La pietra da costruzione nel fiume è talmente abbondante, che non sarebbe il caso di occuparci di quella che si possa trovare sopra i suoi versanti: Esistono tuttavia arenarie quarzose a Casale vecchio, calcari dell’epoca solfifera nella regione Cannatello, comune di Buonpietro sotto Alimena, al Monte Maccarrone sul versante opposto della Ficuzza ed infine nella regione Muciarello.
I calcari suddetti presentano una certa omogeneità; sono però specialmente al Monte Maccarrone ed alla Ficuzza alquanto teneri, tuttochè possano servire come pietra da costruzione nelle parti che non sono esposte troppo alla corrosione delle acque. Nelle due ultime località essi attraversano il fiume formando un contrafforte molto sporgente che si deve attraversare con una piccola galleria. Esistono infine su tutta la linea marne ed argille marnose in quantità per poter fabbricare mattoni.
Quanto alle calci, oltre quelle che si possono ricavare dai ciottoli del fiume, e che formano calci eccellenti, delle quali alcune leggermente idrauliche, se ne hanno delle idrauliche come quelle di Fortolese, al Rio Rovolo sopracennato, al vallone S. Filippo sotto Alimena ed infine nella regione Spina tra Fortolese e la strada rotabile Santa Caterina-Villarosa.
Esistono trubi tra la casa Monaco di sotto e quella di Acquasanta sul versante del fiume e nella regione Ficuzza in faccia alla regione Acquasanta.
Le acque sono dolci discendendo sino al molino di Garrasia. Dal detto molino in giù diventann alquanto salmastre, ma sono tuttavia ancora bevibili e buone per le costruzioni. Esse diventano più salate allorchè si mescolano col flumedi Gangi.