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Il presente rapporto è quindi basato sulle carte suddette.
La ferrovia delle Due Imere si innesterebbe alla linea attuale Termini, Roccapalumba, oltrepassato il fiume Torto e su terreno piano quasi in linea retta arriverebbe all’imboccatura del fiume Grande, Imera settentrionale, presso le case di Bonfornello. La lunghezza di questo tratto è circa di Chilometri 4,400 (Vedi il foglio di Ciminna).
La ferrovia potrebbe percorrere il letto del fiume sino alla latitudine di 37°, 50’, 30", cioè fino alla strada mulattiera che passa per Prestinuso; ma da questo punto sino al Rio Secco, che viene da Polizzi, ed anzi quasi fino alle Rocche di Bronte, specialmente nella regione Santa Margherita, la pendenza del fiume è troppo grande per poterlo seguire. Per una lunghezza di 6 Chilometri dalla strada suddetta alle Rocche di Bronte la salita è di 200 metri; il suo alveo è strettissimo con un serpeggiamento continuo e tanto sentito, che è quasi impossibile rappresentarlo sulla carta dello Stato Maggiore.
Per superare questo tratto bisogna necessariamente, o procurarsi uno sviluppo notevole della ferrovia con gallerie, oppure risalire a valle ad un’altezza tale da poter raggiungere le Rocche di Bronte. Fortunatamente il tratto a valle, che sulla carta pare più brutto, e che è sottostante a Caminelo ed al Pizzo Cupiglione divisi dal Vallone Mortello si presta molto facilmente col Piano Lungo sottostante, e colla valle che separa il Pizzo da Scillato, a salire su terreno sodissimo sopra questo paesello all’altezza di 232. metri sul livello del mare. Conviene quindi che la ferrovia abbandoni il letto del fiume quando arriva al Piano Lungo.
Dal punto sudetto a valle sino all’inboccatura dell’Imera il suo alveo è larghissimo. La ferrovia può svilupparsi sia sulla destra che sulla sinistra del fiume. L’alveo durante le magre è pochissimo incassato, varia con una rapidità favolosa, e quindi si può occupare senza grandi spese. In molti punti non si vede una preferenza marcata ad incanalarsi piuttosto a destra che a sinistra. Parmi conveniente attraversare subito il fiume sotto il ponte già esistente per non essere poi obbligati ad attraversarlo con un ponte obliquo. La costa della marina che va a Cefalù, Campofelice, ecc. avrebbe in tal modo la stazione al di là del fiume.