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e Carciulla porterebbero altresì i loro prodotti alla stazione ferroviaria presso il ponte sull’Imera, se la linea in discorso venisse costrutta e ricaverebbero abbondantemente un beneficio di 20 mila lire all’anno. I zolfi invece delle miniere Respica, Agnelleria, Pagliarello e specialmente quelli di Gaspa saranno spediti a Catania dalla stazione attuale di Villarosa.

Se i porti in costruzione di Catania e Licata forniranno col tempo i vantaggi del porto di Palermo, la diversità di prezzo sopracennato potrà sparire totalmente. Nello stato attuale tuttavia le miniere del gruppo di Caltanissetta sopracennato potrebbero godere di un beneficio di 50 a 60 mila lire annue, cifra non indifferente (che potrebbe salire anche a 100 mila) e che contribuirebbe notevolmente allo sviluppo dell’industria ed all’aumento annuale di ricchezza per Caltanissetta.

Le mandorle ed i grani possono dirigersi a Catania a Messina egualmente come a Palermo.

La provincia di Catania è ricca di grani nella sua parte occidentale. La parte orientale invece, i molti popolosi comuni situati alle falde dell’Etna sono ricchi di vari prodotti, vini, olii, agrumi e frutta di vario genere etc. ma non per i grani, elemento che devono importare da altrove per il loro consumo. Lo stesso si dica della provincia di Messina.

Caltanissetta si provvede di vini a Piazza, Mazzarino, Vittoria ed a Catania.

I vini neri dell’Etna ricchi di tannino non sono stati finora accetti alla popolazione di Caltanissetta. Ora si vanno introducendo in vasta scala ed allorchè colluso sarà modificato il gusto degli abitanti, il loro prezzo, la facilità di comunicazione con un centro produttivo di una estenzione considerevolissima permettono di stabilire che Caltanissetta si provvederà fra non molto in massime parte dei vini dell’Etna.

L’Etna è ricca di frutta, e di verdura e dai paesi dell’Etna si provvede attualmente Caltanissetta di questi generi di consumo, I pesci che provenivano da Licata e da Girgenti ed anche dal lago di Lentini provengono ora in gran parte da Catania, Lentini, Siracusa e Messina.

Le nevi, che quando in Caltanissetta non si potevano raccogliere, erano somministrate dalle Madonie provengono ora dal-