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nea di Vallelunga, e si superano facilmente le difficoltà che s’incontreranno nella galleria di Castellaccio, e 4 anni se si costruisce la linea delle due Imere. La via del commercio in tutto il suddetto periodo di tempo sarà completamente deviata, e quando una deviazione radicale è succeduta egli è difficile, se non vi sono ragioni potenti, di richiamarlo alla prima situazione.

La distanza tra Palermo e Caltanissetta per la ferrovia delle due Imere è di 111 + 14 = 125 chilometri; tra Caltanissetta e Catania di 121 chilometri e quindi minore della prima.

Gli elementi di esportazione da Caltanissetta sono i zolfi specialmente, le mandorle ed i grani (se dai comuni circonvicini Barrafranca, Pietraperzia, ecc. se ne farà un deposito a Caltanissetta.

L’elemento principale di importazione è il vino. Vengono in seguito le frutta, le verdure, i pesci, le nevi, il carbone per le miniere, per la fabbrica da gaz, i legnami, ecc. i tessuti ed altri generi di minore importanza come trasporto, cioè coloniali, chincaglierie, ecc.

Le zolfare sono situate a breve distanza della stazione dell’Imera ed i zolfi sì dirigono attualmente a Catania. La stazione dell’Imera è distante da Palermo di 111 chilometri circa e di 108 chilometri da Catania. I zolfi pagano ora in ferrovia 12 centesimi per tonnellata e chilometro di dritto proporzionale. Si ammette che, in regola generale, il loro valore a Palermo sia, per le condizioni migliori di carico, discarico e per altre condizioni di commercio, di 30 centesimi per quintale superiore a quello delle altre piazze. Attualmente sulla piazza di Palermo il loro valore è poco diverso a quello delle altre piazze. Ammettendo in regola generale che il valore per quintale di zolfo sia in media sul porto di Palermo di 26 centesimi superiore al suo prezzo sulla piazza di Catania si avrebbe un beneficio di 20 centesimi per quintale portando i zolfi a Palermo.

Le miniere Capo d’Arso, Trabonella (allorchè sarà in attività), Stretto, Giordano, Curcuruto, Tumminelli, Cinnirella etc. possono produrre facilmente 250 a 300 mila quintali metrici di zolfo all’anno. Il beneficio che si avrebbe dalla coltivazione delle suddette miniere sarebbe nell’ipotesi precedente di 50 a 60 mila lire annue.

Le miniere di Villarosa, di Pampinello, Garcia, Santo Padre