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degli Arciduchi d’Austria Conti del Tirolo 39

vorrei da qualsivoglia di questi Serenissimi ricevere il medesimo favore per autorizzare con questa demostrazione il titolo, di cui tanto mi pregio di vero servitore di cotesta Serenissima Casa.

Ardisco d’apportare tante brighe al Signor Girolamo Gratiani, come tanto mio Signore e per la speranza che tengo di impetrare per il suo mezzo gratie così singolari.

Resto poi infinitamente tenuto alla benignità di V. S. Ill.ma per la cortese espressione del suo contento, nella nascita di mio figlio, e vorrei potere corrispondere a tanti innumerabili favori, che da Lei ricevo, con i pronti effetti della mia devotione e per la gratia che mi fa S. A. S.ma nell’istessa occasione.

Passerò con silenzio, conoscendomi incapace ad esprimere sensi adeguati a gli effetti della somma generosità di S. A.za quale prego V. S. Ill. ad inclinare da parte mia. Et a lei bacio affetuosamente le mani».

Di V. S. Ill.ma

Firenze, 20 aprile 1651

Devot.mo et Obblig.mo Serv.re

Bartolomeo Corsini.


(R. Archivio di Stato di Modena).