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34 Sulla venuta in Italia

di farmi minchionare, essendomi stato comandato ch’io componga una battaglia et uno balletto a cavallo, che si dovrà fare con l’occasione della venuta di questi Serenissimi Arciduchi» e poi aggiunge «io mi sono sognato che V. A. verrà a vederlo. Oh quanto pagherei di vedere che questo sogno riuscisse vero». Ma non passò gran tempo che si sparse davvero la voce della venuta del duca e dei principi modenesi. Anche il Conte Giuseppe Ronchi oratore estense, mandato a Firenze in quella circostanza1, scrive al Graziani «tutti credono, che il Principe Serenissimo sia per venire et i Principi lo desiderano et è bella che dicono di saperlo accertatamente da Bologna et pongono me in croce per così dire».


Quantunque la notizia non fosse accertata il Marchese Bartolomeo Corsini, che certamente

  1. Che la famiglia Ronchi sia antica modenese è provato dal trovarla nella Magna Massa Populi civitatis Mutinæ, 1306, ove a car. 9, è notato un Zanes de Roncho bandito, quale ribelle al comune; indizio che apparteneva al partito de’ nobili.
         Appena giunto in Firenze il Conte Ronchi scrive al Graziani, 20 aprile «Ho veduto il Cav. Guidoni fuori di corte e voleva in tutte le maniere che andassi alle sue stanze, ma essendomi accomodato nell’osteria della Campana, son risoluto di starmene in libertà...» Dalle quali parole si potrebbe dedurre, che il Guidoni abitasse in corte.