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degli Arciduchi d’Austria Conti del Tirolo |
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contri e specialmente alla battaglia di Lutzen, lasciò memorie splendide del suo valore, ma quale governatore di Siena, e lo fu per molti anni, sembra fosse dedito al giuoco. Ciò è comprovato da una lettera del marchese Ferdinando Cospi diretta a un suo nipote, alto locato, sotto la data 6 gennaio 1679 ossia 12 anni dopo la morte del Principe. «Il Serenissimo signor Principe Mattias, quando stava al governo di Siena in verno et massime in carnovale, andava a tutti i festini di gioco, che si facevano in casa di cavalieri e dame, smascherato e giocava con quelli domesticamenti ogni sera, perchè sapendo quella nobiltà il gusto di S. A., sempre ci era chi faceva il ridotto et io lo posso dire a V. S. Ill.ma con verità, non solo per saper l’uso di questo Principe in simili conversationi, ma essere stato in fatto quando andai a Roma avanti il Ser.mo sig. Principe Cardinale Gio. Carlo, il Serenissimo sig. Principe Mattias mi trattenne 6 giorni in Siena, giusto al principio di carnovale et ogni sera mi condusse a festino di gioco, seco giocando anch’io al medesimo tavolino, ch’è questo devo dirlo in ubbidienza del suo comandamento1.»
- ↑ E pensare, che a quel tempo ovunque era severamente vietato il giuoco! A Venezia (1628) chi teneva ridotti, se nobile, era escluso dal Consiglio per 3 anni, non essendolo, condannato al bando o alla galera per 18 mesi. Luigi XIII pensava di distruggere il vizio, dichiarando nulli i debiti di giuoco.