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286 | della libertà politica |
mento; ed il sangue dei martiri, in tutte le cause sante, è seme prolifico di seguaci futuri. Aggiungete che, nell’intervallo fra la rivoluzione tentata e quella che riesce, la tirannide mette un qualche limite agli abusi che non le sono essenziali, ed infierisce bensì contro poche migliaja dei più caldi patrioti, ma cerca di contentare il altri, che sono in numero di millioni. Voi siete stati mal governati, Dio lo sa, in questi ultimi anni: ma lo sareste stati dieci volte peggio se la rivoluzione, quale spada di Damocle, non fosse stata sospesa sul capo dei vostri oppressori.
Del rimanente, l’esempio di Austria, Prussia, Russia, ed anche di queste parti d’Italia, ove era qualche industria, non ostante la dispotica amministrazione della cosa publica, invece di essere serj argomenti contro alla prima parte del mio assunto, che la libertà favorisce l’industria, tende a confermare l’altra parte, cioè che l’industria è conversamente amica della libertà. Conciossiachè quel tanto d’industria che ne avevamo qui, e quella maggiore che è in altre parti d’Europa, ha agevolato la nostra liberazione, ha contribuito a quella della Prussia, e presto contribuirà, io lo spero, alla emancipazione dell’Ungheria, dell’Austria, della Polonia, e della Russia stessa.
Se volete veder li effetti naturali del dispotismo in tutta la loro purezza, dovete andar in Asia, dove è stabilito da secoli. Un sultano con un gran serraglio di donne, e ben anche dei vizj oltraggiosi alla natura; dei pascià che tiranneggiano e spogliano le provincie; bande di ladroni erranti che rendono insecura la proprietà e quasi impossibile la cultura; nè strade, nè canali, nè ponti; una moltitudine diradata, ignorante, e misera: di tempo in tempo mutue stragi fra i seguaci di superstizioni diverse: ecco lo stato normale del governo dispotico: ecco la condizione a cui arriverebbe l’Europa stessa, se il dispotismo potesse regnarvi, non contrastato e non interrotto, per alquanti secoli.
Ma non crediate, o signori, che nemmeno in Asia egli sia indigeno. No. La storia ci accerta soltanto che l’Egitto, Babilonia e Ninive erano retti dispoticamente quando furono conquistati dai Persi e dai Macedoni. Quali fossero le loro costituzioni nei tempi anteriori, la storia non ne dice nulla, perchè nulla ne sa. Ma io non credo già che i popoli di quelle grandi regioni fossero governati dispoticamente nei loro più floridi tempi. Anzi porto opinione