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280 | della libertà politica |
terra nel 1649 e nel 1689; in America nel 1776. In Francia stessa ed in Italia covavano sopiti ma non ispenti i germi delle antiche franchigie popolari. In Francia si fecero giorno dapprima coi tafferugli della Fronda nel 1648, poi col gran movimento filosofico capitanato da Voltaire, da d’Alembert e da Rousseau; ed infine dalla rivoluzione del 1789, la quale è il più grande e benefico avvenimento storico che sia accaduto dalla risurrezione di Cristo insino ad oggi.
Una libera città, che apparteneva allora alla Germania e fa ora parte della Francia, Strasburgo, od Argentina, come allora chiamatasi dai nostri Italiani, produsse circa l’anno 1440 un’invenzione, che è rimasta la più importante dei tempi moderni: dico la tipografia. Plinio parla di un’invenzione di Varrone per moltiplicar i ritratti degli uomini illustri: i Chinesi praticano da venti secoli la stampa con tavole incise di legno: era riservato al genio di Guttemberg di inventare la stampa a tipi mobili. Altre importantissime invenzioni del medio evo sono la carta fatta di stracci, la bussola nautica perfezionata da Flavio Gioja amalfitano, e la polvere da cannone vulgarizzata dal tedesco monaco Schwartz.
Quarant’anni dopo la scoperta di Guttemberg, un Italiano dotava il mondo di un’altra grandissima scoperta, non di genere mecanico invero, ma che pur non posso passar sotto silenzio; voglio dire la scoperta dell’America, fatta da Cristoforo Colombo nel 1492. In una parte del continente da lui trovato è sorto quel gran popolo che nella attività dell’industria mecanica supera la sua stessa madrepatria, l’Inghilterra. Quando li Stati Uniti si rivendicarono in libertà nel 1776, la loro popolazione non sommava a tre millioni: allorchè io viveva fra loro, pochi anni or sono, ascendeva giù a ventitrè millioni. Questo straordinario incremento di popolazione, con un ben essere generale che non ha pari in Europa, è dovuto alle loro libere istituzioni ed alla loro industria agricola e mecanica. Sventuratamente il nobile loro vessillo è deturpato da una nera macchia. In dieciotto fra i loro trentatrè Stati sono liberi egualmente tutti i cittadini, qualunque ne sia il colore: negli altri quindici Stati, formanti la parte meridionale della loro confederazione, son liberi i Bianchi, ma schiavi i Neri. Il recente trionfo ottenuto nell’elezione del presidente dal partito che vuole abolita la schiavitù, dà conforto di buona speranza agli amici dell’umanità e del