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ed anzi l’unica a recidere per sempre il nodo.

“Contenta Giulietta del fatto suo riceve in chiesa da fra Lorenzo la polvere soporifera: presa questa, il suo sonno si prolunga oltre il solito; si tenta svegliarla, ma indarno; è chiamato alla casa fra Lorenzo (al quale confessavasi anche la madre di Giulietta) e ch’era, bisogna ripeterlo, tutto nella famiglia delli Cappelletti; ed egli, fatti alcuni esami, la dà per morta. Farla seppellire, e metterla in una tomba, a ciò da lui predisposta, non era che la conseguenza delle impegnate ed accorte sue cure.”

A questo luogo potrebbe alcuno desiderar di sapere quale possa essere stata questa bevanda. A me pare invece, che bastar ci debba il sapere di certo, che fra Lorenzo in tempi ne’ quali pur troppo ne sapevano di veleni e bevande letali più che a’ nostri giorni, poteva conoscere e praticare uno di que’ tanti soporiferi che anche adesso si conoscono, tra i quali àvvene