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di lei, ch’era il più espediente a torla d’imbarazzo, e il dover provvedere onde potesse poi unirsi a Romeo senza nuovi timori, fra Lorenzo abbraccia un suo pensiero di farla passare per morta; di ricovrarla per questo modo in convento, di vestirla quindi da frate, e di mandarla poi a Mantova al suo Romeo, da dove poscia con esso lui, e sempre con l’aiuto di fra Lorenzo, avrebbe potuto andarsene già dimenticata in parte di tutta lor sicurezza.”

Chi per le storie, dal mille al mille trecento, non si formasse giusta idea delli costumi nostri a quel tempo, chi ne giudicasse con la squisita civiltà d’oggidì, o chi pensasse che vi fossero allora speziali e medici, e che in vece un fra Lorenzo non fosse tutto, e non potesse far tutto fra gente ignara di tutto; questo tale troverebbe certo piena di difficoltà la risoluzione di lui, e tale da non essere mai creduta. Io all’opposto la veggo tanto più facile a venirgli fatta, quanto la più opportuna