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alla quale, per mezzo di una vecchia, va pure a susseguitare, benchè furtivo, l’effetto.”

Anche sino a qui tutto risulta con verità ed evidenza.

“Fatti sposi, ed assaggiate le dolcezze d’amore, Giulietta e Romeo non attendono se non che il frate, essendo vicina la Pasqua, arrivi al termine del suo proposito. Ma in questo s’intorbida molto seriamente la cosa. Li Cappelletti, sa Iddio per qual occasione, assalgono li Montecchi in sulla strada di Castel vecchio; Romeo nella mischia fa il possibile per pur cessarla; ma, che serve? Tebaldo dei Cappelletti, il cugino di Giulietta, gli viene addosso, e Romeo, nel ripararsi, lo ferisce nella gola, e lo uccide.”

Se è vero, come nessuno vorrà negare, che le fazioni delle due famiglie mettevano la città tutta in que’ barbari tempi a scompiglio, anche questa parte della storia offrirà tutt’i caratteri della verità e della morale certezza.