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Anche questo è tutto naturale e chiarissimo.

“L’uomo del maggior credito nella città, colui che frequentava nelle case di entrambi, era un frate Lorenzo da Reggio, persona dotta ed esperta, il quale udiva le confessioni e regolava gli affari di tutti. Romeo corre a lui, gli manifesta ogni cosa, e fra Lorenzo non solo l’accoglie e ’l conforta, ma si propone anzi con pensiero lodevolissimo ed evidente di cogliere l’opportunità per acquistarsi approvazione universale, e far bene a tutta Verona, rappacificando, per via di tal matrimonio, le due discordi e turbolenti famiglie. Fermatosi in questo, fra Lorenzo vede che sarebbe stato più facile il far sì, che i genitori d’ambe le parti si avessero a contentare del matrimonio fatto, di quello che del matrimonio da farsi; ed ecco ragionevole e savia la sua deliberazione di unirli tostamente, chiamandoli al suo confessionale uno per parte, e benedicendo la loro promessa,