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68 | s. mottura |
dovette avere luogo in molti casi in presenza delle acque, essendo le rocce intercalate con questo deposito gessoso alle acque permeabili.
Degna di considerazione è l’analogia indicata nella Memoria tra il Trias od il terreno delle nuove arenarie rosse ed il miocene inferiore (eocene superiore).
Queste formazioni sono essenzialmente caratterizzate dall’associazione in vasta scala di depositi prodotti per via meccanica con depositi prodotti dall’evaporazione successiva delle acque del mare, e possono, quando la serie di questi depositi è quasi completa, essere considerate come saline naturali in una scala immensa.
Non solo in Sicilia e nell’Italia peninsulare si trovano i depositi prodotti dall’evaporazione delle acque marina associati ad argille ed a marne nel terreno eocenico, ma altresì nell’Algeria, nella Persia, nei dintorni del Mar Caspio, in Polonia, nella Moldavia, nella Valachia, ec. ec. La formazione contemporanea in tutte queste regioni di vaste saline naturali in larga scala, è un fatto dovuto alle grandi dislocazioni nella crosta della terra ed alle grandi modificazioni nel movimento di oscillazione del suolo, che separarono profondamente la formazione terziaria dalla formazione secondaria. Il miocene inferiore (eocene superiore) occupa nel terreno terziario il posto analogo a quello che nel terreno secondario è occupato dal Trias, ed è per una ragione analoga che questa formazione è in molti punti ricca degli elementi prodotti dall’evaporazione delle acque del mare. Si può quindi stabilire, che l’apparizione di una nuova grande epoca geologica è non solo caratterizzata dall’apparizione di una nuova fauna, ma altresì dalla formazione di numerosi ed immensi depositi dei sali marini. Questa formazione deve modificare profondamente la proporzione degli elementi contenuti in soluzione nelle acque del mare, rendendole proporzionatamente meno ricche degli elementi meno solubili. L’apparizione di una nuova grande epoca geologica ha quindi per effetto di modificare nella prima parte del periodo successivo la natura delle acque dell’Oceano.
Ho nella Memoria osservato che i depositi di marcassite esistenti nel Trias hanno un’origine analoga a quella delle marcassiti esistenti nel miocene inferiore della Sicilia. Il terreno triassico è più ricco in depositi di ossido di ferro e di marcassiti di quello che lo sia il terreno terziario: esso è tuttavia meno ricco del terreno di transizione e specialmente del siluriano. Questo è il terreno per eccellenza dei depositi di galena, di calcopirite, di marcassite ed in genere dei depositi metallici. Questa scala, questa proporzione decrescente nei depositi di questi metalli dal terreno di transizione al terreno terziario, pare confermare quanto venne detto poc’anzi sulla variazione di composizione delle acque dell’Oceano nel periodo successivo a quello dell’apparizione di una grande epoca geologica.