Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
62 | s. mottura |
Affinchè gl’infusorii potessero moltiplicarsi in modo così favoloso da dare origine ad un deposito avente in alcune località 40 e più metri di potenza, una quantità enorme di silice dovette indispensabilmente passare in soluzione nelle acque dei laghi dell’epoca miocenica. Queste acque dovettero inoltre essere abbondantemente impregnate di sostanze organiche in scomposizione: sia gli elementi organici che la silice furono somministrati in abbondanza dal miocene inferiore (eocene superiore). Venne poco fa osservato che la scomposizione delle sostanze organiche prodotte dal deposito delle fucoidi doveva verificarsi in una scala gigantesca durante l’epoca solfifera, affinchè la riduzione dei solfati potesse procedere in proporzioni corrispondenti agli effetti ed alle impronte che ci lasciò in questo terreno. Tutte le rocce di quest’epoca sono impregnate di queste sostanze. Le acque che da esse scaturiscono sono ancora attualmente ricche di elementi organici. Le acque dei laghi dovevano essere quindi ricchissime di sostanze organiche in scomposizione e, dato che non vi fosse difetto di silice per la formazione degli scheletri degl’infusorii, questi dovevano realmente moltiplicarsi in proporzioni favolose. Le sostanze organiche stesse derivanti dalle fucoidi dovevano somministrare una certa quantità di silice al lavorío degl’infusorii. Da un’analisi fatta da Knauss sulle ceneri delle fucoidi del Mar Bianco (Bollettino dell’Accademia di Pietroburgo, tomo 2º, 1860) appare che esse contengono il 42,635 per % di silice. L’acido silicico ha molta tendenza a combinarsi colle sostanze organiche, e la presenza di queste sostanze in quantità straordinaria nei laghi può avere favorito notevolmente la presenza della silice necessaria per la formazione delle spoglie degli infusorii. La maggior parte della silice pare tuttavia che sia stata fornita dalla riidda sparsa nel miocene inferiore. La composizione della riidda è la seguente:
Acqua ed Acido carbonico | 0,169 |
Silice | 0,634 |
Allumina ed Ossido di ferro | 0,132 |
Calce | 0,023 |
Cloruro di sodio e traccie di altri sali solubili nell’acqua | 0,025 |
Magnesia | 0,015 |
0,998 |
La composizione del tripoli è:
Silice | 0,686 |
Allumina ed Ossido di ferro | 0,036 |
Calce e Magnesia | 0,121 |
Sostanze organiche, Acqua ed Acido carbonico | 0,152 |
0,995 |
L’analogia che si osserva tra questi risultati è degna di osservazione, ed indica la possibilità che la riidda abbia fornito il materiale per la genesi del tripoli. Allorchè essa è stemperata nell’acqua, prende una struttura fioccosa simile ai precipitati chimici di recente formati e resta per un tempo lunghissimo in sospensione.
La riidda pura non si trova in tutte le località della zona solfifera. Essa si trova tuttavia in grande abbondanza nella massima parte dei punti di questa zona associata