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SULLA FORMAZIONE TERZIARIA NELLA ZONA SOLFIFERA DELLA SICILIA 59

carbonato di calce e dello zolfo sarebbero fatti intimamente connessi fra loro, in modo da dare contemporaneamente origine a depositi di queste sostanze chimicamente fra loro equivalenti ed aventi nella loro struttura cristallina un corrispondente sviluppo. Il periodo che si osserva nella serie degli straterelli componenti i minerali listati, pare che, sia nella prima che nella seconda ipotesi, si debba sempre attribuire alla serie delle oscillazioni annuali delle sorgenti dipendenti dalla successione dell’epoca di lunghe pioggie e dell’epoca di siccità, che si verifica specialmente nella stagione estiva. Ogni periodo farebbe quindi il deposito che in un anno si sarebbe prodotto nei laghi solfurei, ed il numero dei periodi, che si possono osservare in tutto lo spessore del minerale di una solfara allorchè la sua struttura listata è ben definita, rappresenterebbe il numero di anni impiegati dalla natura per la sua formazione.

Nella Solfara Grande di Sommatino, come ho osservato, lo spessore del minerale arriva a 28m,5. La sua struttura non è tuttavia ivi tale da potere determinare il numero dei periodi corrispondenti ai varii depositi annuali. Questi periodi si possono determinare nella solfara limitrofa di Riesi, dove la struttura venata era nell’epoca che fu visitata ben definita. In questa solfara tuttavia pare che la potenza degli strati non sia superiore a 16 metri, e che in conseguenza lo spessore degli straterelli corrispondenti ad un periodo sia ivi minore di quello che dovrebbe essere per la Solfara Grande di Sommatino, supposto, come si può considerare come certo, che tutte e due le miniere siano state prodotte contemporaneamente. Prendendo adunque come dati per calcolare la durata del periodo di formazione del minerale lo spessore di 16 metri ed uno spessore complessivo di 7 millimetri per gli straticelli costituenti un periodo, la durata del tempo impiegato nella formazione di questa miniera sarebbe di 2300 anni. La cifra di 10,000 anni, attribuita alla durata dell’epoca solfifera propriamente detta, sarebbe esagerata, se non si comprendesse in questa cifra anche il tempo necessario per la formazione dei gessi che sono intercalati od inferiori al minerale di zolfo, e che si formarono dalla sua ossidazione completa in presenza del calcare nel periodo solfifero propriamente detto.

5° La produzione di una quantità così considerevole di minerale di zolfo in Sicilia, la potenza notevole degli strati solfiferi avuto riguardo specialmente alla loro piccola estensione, la massa enorme dei gessi originati dall’ossidazione completa degli elementi solfurei, dimostrano sicuramente che la riduzione del solfato di calce associato alle sostanze organiche nel miocene inferiore ebbe luogo in una scala immensa, e che questa riduzione venne coadiuvata dall’azione del calore dipendente dall’azione vulcanica, di cui se ne veggono vaste impronte in varie località dell’isola, e che fu causa, sebbene remota, dei grandi sconvolgimenti a cui soggiacque questo terreno. Non si può negare che l’elevazione di temperatura dell’eocene superiore, (o miocene inferiore) ha potuto determinare la formazione del monosolfuro di calcio, il quale sia rimasto indecomposto e sia venuto più tardi in soluzione nelle acque di sorgenti minerali. Ho tuttavia potuto esaminare in molte località, anche in prossimità dei centri solfiferi, i gessi del miocene inferiore, la cui riduzione fu la causa prima della formazione delle miniere di zolfo, ed in nessuna di queste località esse passarono allo stato anidro. Essi conservano da per-