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34 S. MOTTURA

mate in un periodo di 500 a mille anni, e che in altre la durata del tempo impiegato per la loro formazione non sarebbe stato minore di 4000 anni. Tenuto calcolo della facilità e della rapidità colla quale il minerale di zolfo esposto all’atmosfera si trasforma in solfato di calce, pare che nel periodo di 1000 a 4000 anni esso avrebbe dovuto passare quasi interamente allo stato di briscale. Egli è cosa certa che il minerale, il quale per il movimento del suolo, avvenuto durante l’epoca solfifera, venne ad essere esposto facilmente all’azione dell’ossigeno atmosferico, dovette in un lungo periodo di tempo ossidarsi completamente. Nei laghi, sotto il livello delle acque, il minerale venne notevolmente preservato da questa ossidazione per tre ragioni, cioè:

  1. Per lo sviluppo del gaz acido carbonico dalle loro acque, allorché queste contenevano in soluzione bicarbonato di calce ed acido solfidrico, e per la combinazione dell’ossigeno coll’ idrogeno dell’acido solfidrico, ovvero col calcio del monosolfuro esistente in soluzione nei laghi.
  2. Per la presenza nelle acque di sostanze organiche e specialmente degli olii e del gaz delle maremme, il cui sviluppo dovette essere un ostacolo all’ossidazione del minerale.
  3. Per il deposito dei tufi che ora costituiscono i partimenti tra i diversi strati, o che si trovano superiormente al minerale nelle solfare. Questi tufi, essendo impenetrabili alle acque, impedirono l’accesso dell’aria allo zolfo sottostante e lo preservarono in conseguenza dell’ossidazione.

Una gran parte del minerale di zolfo deve tuttavia nell’epoca solfifera essersi ossidata e trasformata di nuovo in solfato di calce. Nella Memoria, ove trattasi della origine dei gessi, trovasi scritto:

«Che la presenza dei banchi di gesso inferiormente al minerale proviene probabilmente da un cambiamento di forma dei laghi solfurei o dal cambiamento di posizione» delle sorgenti»

ed ho considerato i banchi di gesso inferiori al minerale a Messana ed alla Barachella presso Sommatino, come contemporanei dei gessi superiori di Grottille e di Montagna, ed i gessi delle solfare Grottacalda, Fioristella e Gallizzi, pure inferiori al minerale, come un deposito avente comune Y epoca e l’origine coi gessi superiori al minerale nel gruppo di Castrogiovanni. È probabile che tra i gessi di Montagna e Grottille presso Sommatino ed i gessi delle solfare Messana e Barachella siavi il nesso sopraindicato; non mi pare tuttavia che questo nesso esista tra i gessi inferiori del gruppo Fioristella ed i gessi superiori del gruppo Castrogiovanni. I gessi inferiori al minerale nelle solfare Gallizzi, Fioristella e Grottacalda, provengono probabilmente dall’ossidazione completa degli elementi solfuro di calcio, acido solfìdrico o minerale di zolfo nel primo periodo della sua formazione. A Grottacalda si trova zolfo inferiormente ai gessi suddetti. Questo zolfo, abbenchè sia molto magro ed in piccola quantità, dimostra tuttavia che le sorgenti solfuree apparvero e vissero in questa località prima della formazione dei gessi, e che questi gessi provengono ’in conseguenza con probabilità in parte dall’ossidazione completa del minerale, in parte forse da solfato di calce sciolto nelle acque delle sorgenti. Questa ipotesi è resa probabile dalla configurazione che vi presenta il terreno solfifero. Il minerale di zolfo vi forma 12 solfare circa indipendenti le une dalle altre