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nei varii terreni di altre contrade, potendo questi provenire dalla scomposizione di altri elementi organici. Se tuttavia dalla scomposizione delle fucoidi derivano gli idrocarburi della formazione eocenica in Sicilia, i petrolii della Valachia, della Moldavia, dell’Algeria, dei dintorni del Mar Caspio e dell’Italia peninsulare, debbono attribuirsi alla stessa causa, trovandosi le fucoidi in abbondanza in queste regioni nei calcari ed in genere nelle rocce che accompagnano le argille salifere e petroleifere. Il miocene inferiore fa, specialmente durante l’epoca solfifera, soggetto ad una elevazione di temperatura, la quale, tuttochè limitata, ha determinato in vasta scala la riduzione dei solfati per mezzo delle sostanze organiche. Questa elevazione di temperatura ha dovuto esercitare una influenza notevole sulla scomposizione delle sostanze organiche suddette e quindi sulla varia natura degli idrocarburi da queste prodotti.

Causa della serie alternativa di straterelli di sabbia e di marna nel miocene inferiore. — Ho osservato che le argille salate, gessose e ferruginose sono spesso intercalate con straticelli di sabbia o di arena quarzosa e micacea. Questa alternanza di straterelli pare dovuta alla separazione dei materiali che si deponevano meccanicamente al fondo dei bacini, separazione prodotta o durante il loro deposito o poco tempo dopo dal movimento burrascoso delle acque.

Durante queste burrasche, le argille e le sabbie che costituivano la superficie del fondo vennero rimaneggiate. Le particelle più fine furono tenute lungo tempo in sospensione e, depositandosi poscia, formarono uno strato di argilla sopra uno straticello di sabbia.

La formazione di un grande deposito costituito specialmente verso la sua base da una serie alternativa di straterelli di sabbia e di argilla, era allora un fenomeno naturale e quasi inevitabile in questi bacini, perchè l’evaporazione enorme delle acque, come ci dimostra la concentrazione delle soluzioni di solfato di calce, di cloruro di sodio ed il loro successivo deposito, doveva determinare dall’oceano nei bacini suddetti una corrente come si verifica ancora attualmente dall’Atlantico nel Mediterraneo o dal Mar Caspio nel golfo di Karaboghaz ec. La corrente suddetta doveva trasportare non solo cloruro di sodio, bicarbonato di ferro, solfato di calce ed in genere tutti i sali contenuti in soluzione nelle acque marine, ma altresì sabbie, argille ed erbe marine. Le sabbie si deponevano là dove la corrente era ancora dotata di una certa velocità, mentre le argille finissime, le quali costituiscono i 19/20 di questa formazione, si deponevano dove piccolo e quasi nullo era il movimento delle acque. Durante le grandi burrasche, questi depositi venendo rimaneggiati ed in parte mescolati, dovevano dare origine in molti punti ad una serie alternativa di straterelli di argilla e di sabbia. Il rimaneggiamento di questo deposito era reso più facile dalla diminuzione progressiva di profondità dei bacini, sia perchè il movimento di ondulazione delle acque superficiali poteva comunicarsi più facilmente a quelle che si trovavano al loro fondo, sia perchè una parte del deposito già formato per il sollevamento progressivo del suolo si trovava nuovamente esposto all’azione corrosiva delle acque suddette. Enorme era allora nei mari la vegetazione delle fucoidi: queste correnti dovevano altresì trasportare una quantità considerevolissima di queste erbe concentrandole in varie località speciali.