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SULLA FORMAZIONE TERZIARIA NELLA ZONA SOLFIFERA DELLA SICILIA. 15


Il gaz infiammabile nel sale crepitante deve essere presente in uno stato di forte compressione, poichè Dumas ed H. Rose trovarono che il sale contiene la metà del suo volume di gaz. Differenti pezzi di sale contengono tuttavia ineguali quantità di gaz. Sotto il microscopio non vi si possono scoprire cavità, mentre venendo disciolto nell’acqua e le sue lamelle diventando più sottili, tra esse si formano piccole bollicine di gaz, il quale separa le lamelle l’una dall’altra (onde si produce lo schioppettìo) e fugge dalle fessure così prodotto. I pezzi chiari e trasparenti del crepitante sale decrepitano venendo disciolti perfettamente come i saggi oscuri e non trasparenti.

Non pare che il sale crepitante sia una particolarità delle miniere di Vieliczka; ad Hallstadt in Austria si incontra altresì un sale crepitante analogo.

Esalazioni importantissime di idrogeno carbonato (Bischoff pag. 252, 1° vol.) si incontrano sulle spiaggie occidentali del Mar Caspio. Nei dintorni di Baku sulla penisola di Abscheron un tratto è stato da lungo tempo conosciuto sotto il nome di campagna di fuoco, dove continuamente esala gaz infiammabile, mentre sorgenti di nafta e di petrolio si trovano nella stessa località. Da una lunga serie di osservazioni sulla temperatura delle sorgenti e dei pozzi, Abich trovò che la temperatura media del suolo di Abscheron è di 59° Farh., quella della nafta di 62°,5 a 66°, e quella delle sorgenti di gaz 68°,5. Il gaz in conseguenza può solo provenire da una modesta profondità. Sopra lo Schagdag, non molto lontano dal villaggio di Kinalughi, 7834 piedi sopra il Mar Caspio, si trovarono considerevoli esalazioni di gaz idrogeno carbonato (il fuoco eterno di Schlagdag), il quale affluisce direttamente fuori dalle fessure delle arenarie alternanti con argilla scistosa. Questa fiamma non è mai estinta dalle influenze atmosferiche.

Schmidt (Bollettino dell’Accademia di Pietroburgo, tomo 12), espose i resultati seguenti delle analisi dei gaz di Abscheron e di altre regioni salifere e petroleifere della Russia:

C. SCHMIDT. R. BUNSEN.
Abscheron. Titarofka. Jenikale. Boulganak. Selevannaja.
CO2 0,93 2,18 3,50 4,61 2,49 4,44
CnHn 4,11 3,26 4,26 » » »
H 0,34 0,98 » » » »
N 2,13 0,49 » » » »
C2H4 92,49 93,09 » » » »

Nelle emanazioni della rinomata regione Abscheron, si incontra non solo l’idrogeno carbonato ma l’idrogeno libero ed i bicarburi di idrogeno CnHn. In queste emanazioni non si incontra idrogeno solforato, perchè la loro temperatura è solo di 68°,5 Farh. eguali e 20°,28 centigradi.

Nei gaz invece delle acque termali dei dintorni del Mar Caspio, Abich trovò:

HS 0,222
CO2 13,107
O 0,130
C2H4 46,144
CnHn 0,000
N 40,397

100,000