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14 | s. mottura |
nifesta questo fenomeno, ma in quasi tutte le località in cui si trovano depositi di salgemma o marne salate.
Bremer (così scrive Bischoff, pag. 253, 254, vol. I, Chemical and Physical Geology) diede notizia di un gaz infiammabile, il quale dal 18 di marzo del 1826 constantemente eruppe fuori ad una profondità di 45 braccia (82 metri) da una fessura nella marna argillosa depositata nella miniera di salgemma di Ludovici a Szlatina in Ungheria e venne impiegato ad illuminare la miniera. Una simile esalazione venne quivi osservata anche prima. Da un antico pozzo, il quale stette inoperoso per 86 anni nella Salina di Gottesgabe al Reno nella contea di Techlenburg, si sviluppò un gaz infiammabile, il quale dopo il 1824 venne impiegato per parecchi anni a fornire luce e calore. L’esalazione era circa di un piede cubo (28 decimetri cubi) di gaz per ogni cinque minuti.
Secondo Eaton, si sviluppa idrogeno carbonato in tre punti sulla costa Sud del canale Eriè nello Stato di Nuova York da uno strato di salgemma, sotto il quale giace un esteso strato di carbone di 600 piedi (240 metri) di spessore. A Rocky-Hill nell’Ohio, un miglio e mezzo dal Lago Erie, forando un pozzo per salgemma, si incontrò un’esalazione di gaz combustibile, il quale uscì in grande quantità per un tempo considerevole. Circa due miglia al Sud del lago, un gaz infiammabile sgorgò perforando un calcare bituminoso in quantità tale da essere impiegato per illuminare il villaggio di Fredonia. La luce della fiamma di questo gaz non è tuttavia così vivace come quella del gaz artificiale. Nel distretto di Manetta nello Stato dell’Ohio, il gaz infiammabile è costantemente compagno delle sorgenti salate; dimodochè la sua comparsa nei fori per la ricerca del salgemma è considerata come una indicazione di un favorevole risultato. Nei dintorni di Tseu-lieou-tsing nella China le esalazioni di gaz infiammabile dalle sorgenti salate sono, secondo le comunicazioni del missionario Imbert, molto comuni. Alcune, di queste sono utilizzate puramente per cagione del gaz infiammabile, il quale è somministrato in così grande quantità che è impiegato a far bollire l’acqua salata, come altresì a riscaldare ed a illuminare gli stabilimenti nei quali il sale è preparato. L’acqua salata in uno di questi pozzi essendo cessata, il foro venne continuato alla profondità di 3000 piedi (900 metri circa); l’acqua salata non era ancora apparsa, ma, quando il perforatore ha raggiunto questa enorme profondità, una corrente di gaz apparve improvvisamente e venne utilizzata per fuoco. Vi sono pozzi il gaz dei quali, allorchè è acceso, produce delle fiamme di 30 piedi di altezza: quivi il gaz pare provenire da strati di carbone, poichè questo venne spesso incontrato nel fare i fori.
Dumas trovò che il gaz, il quale si sviluppa dal salgemma crepitante di Vieliczka, venendo disciolto nell’acqua, è infiammabile. H. Rose esaminò questo gaz e trovò che esso appariva come un miscuglio di idrogeno carbonato e di idrogeno. Secondo Bunsen questo gaz consiste di
Gaz idrogeno carbonato | 84,60 |
Gaz ossigeno | 2,58 |
Gaz acido carbonico | 2,00 |
Gaz azoto | 10,35 |
99,53 |