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10 | S. MOTTURA |
Laach ed il loro deposito, trovò che dopo la deposizione del ferro ocraceo l’acqua trasporta ancora in soluzione 33 volte tanto carbonato di calce e 6 volte tanto acido silicico quanto ne depose. La silice (pag. 156, vol. 1, Chemical and Physical Geology) si separa nelle «geodi più presto che il carbonato di calce.» Se la temperatura delle acque è alquanto più elevata della temperatura ordinaria, il bicarbonato di calce si scompone facilmente e può precipitarsi prima della silice.
Le acque contenenti in soluzione carbonato di ferro, silice e carbonato di calce, lasciano prima depositare il perossido di ferro, indi la silice ed il calcare alla temperatura ordinaria. Questi chimici depositi in Sicilia nel miocene inferiore non sono separati completamente l’uno dall’altro. Essi sono anzi spesso intimamente associati tra loro, tuttochè la massima parte dei loro chimici precipitati, considerata in grande scala, la loro successione, conservi l’ordine che teoricamente deve conservare. Questo fatto dimostra che il ferro, il calcare e la silice erano in soluzione in seno alle stesse acque, e che queste non erano ad una temperatura più elevata che la temperatura ordinaria. Anche il calcare concrezionato con silice è quindi un precipitato delle acque marine, come il ferro, il solfato di calce, il cloruro di sodio, ec.
Le traccie e le impronte delle fucoidi sono in quantità considerevolissime in Sicilia nelle arenarie, e specialmente nei calcari intercalati colle argille.
Nelle argille ferruginose si possono ancora osservare le loro impronte. Spesso tuttavia esse sono confuse e rotte in modo che non se ne riconosce la presenza, se non da chi è abituato a tutte le gradazioni che queste presentano nei loro passaggi dal calcare, ove si osservan nette e distinte, alle argille salate, in cui non si vede più traccia alcuna delle impronte di queste erbe. Tutta la formazione delle argille scagliose e delle marne salate è tuttavia sempre ricchissima in sostanze organiche. Il colore nero od azzurro di questo colossale deposito è tutto dovuto alle sostanze suddette, delle quali sono impregnate tutte le argille e tutte le marne di questa epoca. Egli è in questa formazione e specialmente nelle argille salate che si presentano le Maccalube, le cui esalazioni secondo Saint-Claire-Deville sono le seguenti:
Analisi della Maccaluba di Aragona detta di Girgenti, li 18 agosto 1856. — Temperatura esterna 24.°5 a 26°, temperatura interna 20°.8 a 22°.2.
Orificio | N.1. | Id.N.2. | Id.N.3. | Id.N.4. | Id.N.5. | Id.N.6. |
Acido carbonico | 0,6 | 0,3 | 0,0 | 0,7 | 0,0 | 1,6 |
Ossigeno | 2,5 | 2,2 | 1,0 | 0,0 | 0,8 | 0,0 |
Azoto ed Idrogeno carbonato | 96,9 | 96,5 | 99,0 | 98,3 | 99,2 | 98,4 |
Analisi della Maccaluba di Terra Pelata, presso Caltanissetta.
Acido carbonico | 0,0 | 0,4 |
Ossigeno | 0,4 | 0,9 |
Azoto ed Idrogeno carbonato | 99,6 | 98,7 |
Analisi della Maccaluba Xirbi, presso Caltanissetta.
Acido carbonico | 0,8 | 1,8 |
Ossigeno | 0,9 | 0,9 |
Azoto ed Idrogeno carbonato | 98,4 | 97,3 |