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particolari circostanze, e secondo la mente e volontà de’ contraenti, così e maggiormente in queste a moltissime circostanze debba aversi riguardo, perchè moltissimi sono i loro rapporti. Per la brevità che ci siamo prefissi, e perchè sarebbe impossibile voler distintamente discutere tutti i casi possibili, ci occuperemo solo delle condizioni più importanti, e che per la generalità de’ principii che o le suggeriscono o le escludono o le modificano, essenzialmente influiscono sulla buona riuscita dell’impresa. Queste principali condizioni ora che già le strade ferrate sono tanto estese, possono essere esaminate non solo in modo astratto e coi principii generali, ma ancora e meglio con la guida dell’altrui esperienza.
Incominceremo pertanto dallo esaminare il partito che il Governo imprenda a suo conto diretto l’impresa. Questo partito che il Sig. Petitti chiama primo e più ovvio, e pel quale egli conclude che, dovunque gravi ostacoli di penuria finanziera e di men solido credito pubblico non impediscono di adottare, convenga di appigliarvisi di preferenza ad ogni altro, noi non sapremmo indurci di suggerire. Che se gli argomenti onde se ne dimostrano i pregi sono appoggiati all’esperienza di alcuni Stati e specialmente del Belgio, tante e sì gravi sono le considerazioni che a creder nostro l’escludono, da farci giustamente temere, che, ammessa pure la buona riuscita ottenuta in fatto, non sia prudenza il replicarne il tentativo, nel troppo probabile pericolo che le eccezionali circostanze che lo hanno altre volte favorito, siano per mancare sotto la forza delle ragioni generali che lo dissuadono.
Il maggior possibile risparmio, compatibile colla regolarità e solidità dell’esecuzione, è uno de’ principali