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sig. Roberto Stephenson così consigliò alla Toscana dicendole, che se il vigore che avrebbe preso il commercio ne avesse dimostrato l’opportunità, l’altra rotaja si poteva successivamente aggiungere; bastava però che si antivedesse questo caso, in quei punti di costruzione, nei quali non si potesse tornar sopra dopo posta la strada in attività.

Non sarà inopportuno gettare uno sguardo sulle circostanze locali, per conoscere se lo Stato nostro sia fornito di tutti gli elementi necessari alla costruzione. E qui esaminando in primo luogo i cementi, ce ne troviamo forniti da per tutto a dovizia; delle pietre per i dadi, seppur vogliamo farne astrazione dai cementi in genere, ne avremo da per tutto, scortandoci per lungo tratto gli appennini e le loro diramazioni, in guisa che in molti luoghi ci serviranno all’occorrenza quelle che deriveranno dai tagli, e pochi saranno quei tratti ove dovremo asportarle a qualche distanza; del legname in qualità appunto necessaria le provincie meridionali ed in parte ancora le Marche ne sono bastantemente fornite.

L’articolo che può imporci è il ferro, ma come avviene che il consumo eccita alla produzione, così il bisogno stimola alle ricerche, perciò nell’antiveggenza della costruzione delle starde ferrate, alcuni lodevoli speculatori si sono dedicati alle ricerche delle miniere di questo metallo, e pare che si possa ritenere esservi riusciti nelle montagne di Monte Leone, Gavelli, Popaggi e Tolfa1,

  1. Le Cave concesse alla società Benucci e compagni nel territorio di Spoleto sono Monteleone, Gavelli, Monte di Cascia, Popaggi.
       Nella Legazione d’ Urbino — Monte-cucco
       Nel Territorio di Narni — Stifone
       Nel Territorio di Civitavecchia — Tolfa
       Ed inoltre le miniere dì Guercino