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gno di Napoli), la provincia di Ancona è la più popolata e presenta individui 2-46 sopra ogni rubbio di superficie, e quindi gradatamente diminuendo, la più spopolata è la provincia di Civitavecchia con individui 0-25. Sotto il secondo rapporto del prodotto in generi annonari sulla superficie, si scorge la più ubertosa la provincia di Ravenna con rubbia 2-65 di prodotto sopra ogni rubbio di superficie, da cui per gradi scendendo la più sterile è quella di Spoleto con 0-37. Sotto l’ultimo rapporto dei generi per vitto degli uomini sugl’individui, il maggiore eccesso si scorge nella provincia di Civitavecchia, presentando rubbia 2-11 di generi per ogni individuo, da cui sempre diminuendo, il più deficiente è l’agro romano, perchè lo grava la popolazione di Roma, stando in questo la produzione a 0-43 per individuo.
Quelle stesse popolazioni però che sono deficienti nei generi annonari sono esuberanti in altri prodotti, e vivono colla permuta degli uni cogli altri; in guisa che il mezzo per la facile circolazione degli uomini e dei generi dai luoghi ove abondano a quelli ove mancano, solleverebbe gli uni e gli altri, favorirebbe la maggior produzione e renderebbe tutti felici.
Oltre queste ed altre considerazioni che per brevità si omettono, non può in tale argomento preterirsi di fare speciale menzione delle nostre campagne dell’agro romano e di alcune delle prossime provincie, le quali e per la loro vastità, e per la singolarità di loro coltura, esigono il più grande interesse, e richiamar devono la più seria attenzione.
Non possono queste aspirare a quella perfezione di coltura, di cui la loro fertilità le rende suscettibili, per difetto di braccia corrispondenti alle lavorazioni che esigerebbero. Abitanti propri non ha, e la coltivazione si