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che non si procuri quella produzione di cui non ne sia sperabile l’esito. Quindi sperimentato in lontane regioni l’esito vantaggioso di tante cose, le quali il nostro clima ha la facoltà ad altri non comune di produrre, se ne vedrebbe il prodigioso aumento di produzione, e sorgerebbero valori immensi da tanti articoli, che ora poco si curano, o non si producono affatto.
La facilità delle comunicazioni poi toglierebbe un certo attrito fra le due parti in cui lo Stato è diviso dagli appennini; imperocchè al Nord abbondano gli operai, ma sono inferiori i prezzi de’ generi, e così resta compensata la minor mercede; mentre al Sud più cari si vendono i generi, ma più costose sono le mercedi. Quando scomparissero le distanze e i disagi, si livellerebbero le mercedi ed i prezzi, e così troverebbero le due parti dello Stato la perfetta eguaglianza. E non solo su i raccolti di annuale produzione simile disordine si avvera, ma nel ferro, nei legnami da lavoro, nei combustibili ed in altro, che mentre ne abbonda la parte meridionale non può somministrarne a quella settentrionale per la grave spesa di trasporto, e così dessa è costretta provvedersene all’estero.
Ma l’attrito fralle parti che costituiscono lo Stato è ancor più importante. Le diverse provincie, esaminate sotto i rapporti della popolazione sulla superficie, del prodotto in generi annonari sulla stessa superficie, e del prodotto in generi per vitto degli uomini sugl’individui, presentano rimarchevolissime diversità1. Sotto il primo rapporto della popolazione sulla superficie (esclusa la provincia di Benevento perchè isolata nell’interno del re-
- ↑ Cenni economico — Statistici 1840 — Prospetto comparativo pag. 172. Quadro sinottico pag. 176. Graduazione pag. 186.