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venienza dell’adozione delle strade ferrate, fa mestieri venire al concreto pel caso nostro; perchè le circostanze speciali di uno Stato potrebbero farle ad esso più o meno convenire. Ma sono desse di così certa, così universale utilità che, a supporre un caso di eccezione, conviene imaginare uno Stato, una nazione, non reali ma ipotetici.
Quello Stato, per esempio, che si trovasse situato in regione disastrosa, dal quale molti potessero desiderare allontanarsi e pochi accedervi; che si trovasse mancante di rapporti attivi, per cui pochi avessero interesse di portarvisi; che mancasse di qualunque influenza, in guisa che raro fosse il bisogno delle comunicazioni; questo Stato dovrebbe ben calcolare sulla convenienza dell’attivazione di un mezzo che facilita i trasporti, e le emigrazioni.
Ma per quello che si trovasse in diversa posizione, come avviene allo stato Pontificio, a persuaderne l’adozione trovasi talmente collegata l’evidenza de’ vantaggi con l’imponenza della necessità, che non si possa di quelli parlare senza mostar questa. Tali considerazioni, che speciali militano a consigliare energicamente allo Stato pontificio l’adozione di questo nuovo ritrovato, sono evidentissime ed importantissime, per cui le veniamo ad enumerare.
Requisiti della Capitale e del suo territorio
La situazione di questo nostro territorio, il suo bel cielo, il dolce clima, la riunione di tanti e sì cospicui monumenti antichi e moderni, invitano gl’intelligenti ed i curiosi dalle più lontane regioni, per osservare i prodigi dell’arte delle diverse epoche. Dal concorso di que-