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neste conseguenze dell’abuso che la malizia di alcuni potrebbe farne.

Ma se piaccia di ben considerar la cosa anche sotto questo rapporto, si trarrà dalle strade ferrate argomento ben più giusto di trovare in esse, anzichè fomento al male, un antidoto assai efficace contro il male stesso. Gli uomini turbolenti, facinorosi, e delinquenti sia per introdursi, sia per evadere abbisognano di mezzi reconditi e misteriosi; quindi anche nello stato attuale delle cose, allorchè o vogliano penetrare in qualche Stato con ree intenzioni, o sfuggire il ministero di giustizia che gl’insegue, non le grandi e principali vie percorrono, ma a viottoli ricorrono e tragetti ascosi e non frequentati. Or certo non potrà mai supporsi, che costoro vogliansi giovare del nuovo mezzo il quale non parte, non percorre, non giunge senza l’accompagno e l’assistenza di numeroso ministero dal governo dipendente, ed in mezzo a tanta folla di viaggiatori, che tutt’altro può garantire che la segretezza ed il mistero, di cui hanno coloro tanto bisogno.

Laonde sotto questo rapporto conviene concludere, che o le guaste idee e gli uomini facinorosi, onde introdursi o evadere, abbisognano delle vie ferrate; e la pubblicità di cui queste godono, e la facilità con la quale possono esser sorvegliate, sono la più sicura garanzia che in quelle vie coloro non potranno sfuggire all’attività del ministero politico. Ovvero, come è certo, abbisognano e quelle e questi di mezzi reconditi e clandestini, e le strade ferrate, le quali al certo tutt’altro sono che mezzi tali, per nulla influir possono al male che si teme. Anzi pe’ vantaggi che presentano dando, un forte argomento di sospetto in coloro che ne deviano, li assoggetta a più diretta e facile sorveglianza.