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di comunicazione alla sola linea ferrata, è facilissimo il fortificarla, e per qualunque disgraziata combinazione che non potesse giungervisi, pronto è il modo di troncarla, e di ciò fare in maniera che formi vera, ed assoluta intercettazione.

Quarta Obiezione

Compromettono la quiete interna.

È pur gravissima questa obiezione, come quella che ha in mira la quiete pubblica, e la buona morale, le quali pur si temono distrutte dalle strade ferrate, come mezzo troppo facile, atto e pronto per moltiplicare i perniciosi contatti, e per sfuggire la vigilanza governativa.

Nessuno ignora, che l’umana malizia può abusare e ritorcere in danno le più salutari e benefiche istituzioni. L’abuso della forza opprime, delle ricchezze corrompe, dell’ingegno tradisce ed inganna. Pur chi negherebbe che l’ingegno, le ricchezze, la forza sono beneficentissimi doni, che a fin di bene l’Ente supremo compartì agli uomini? Se le strade ferrate, per la rapidità con cui trasportano uomini e cose alle più grandi distanze, possono indurre qualche male intenzionato a giovarsene per commettere delitti, nella lusinga di poter quindi con quel mezzo facilmente evadere ed occultarsi, dovrà per questo troncarsi l’albero dalle radici? Ciò potrà al contrario mostrare la necessità di proporzionare le leggi e la vigilanza alla novità ed efficacia del mezzo; onde così, poste le cose in adequata armonia e rapporto, rendere gli incontrastabili e grandi vantaggi del nuovo mezzo più benefici e sicuri, spogliati dalle fu-